Teatro del Carmine, allestimenti preziosi per un evento medico. Un tema scientifico arricchito dal lavoro di due architetti.

Ieri e oggi era in programma un evento medico al Teatro del Carmine. Un convegno di Reulatologia, organizzato dalla dott.ssa Daniela Marotto, Life Rheumatologists. Sugli esiti di questo importante evento scientifico, daremo i risultati nei prossimi giorni. Quel che invece, al di fuori delle due giornate di approfondimento sulle malattie reumatiche, voglimo raccontare è uno speciale allestimento della sala del teatro.

Una operazione difficile, come l’architetto Manuel Marotto ha voluto riferirci. Si voleva creare una sobria creazione artistica ad una sala che già di suo è arte. Allo stesso tempo, adeguare il tutto all’evento medico. Impossibile? No.

Per Manuel Marotto e per Marilena Patittoni, gli architetti artefici di questa operazione, non è stato impossibile. Difficile senz’altro, bisognava non creare distonie tra il prsente e delle nuove installazioni, appare senz’altro complicato.

Armonizzare, senza svilire quanto esiste e senza esaltare il nuovo  che si va ad apporre. 

Quando però alle capacità professionali, si uniscono doti di creatività che il tempo ha esaltato in città, sempre negli stessi profesisonisti, ecco che si estraggono meraviglie da qualcosa che è già meraviglia, lo si arricchisce di sfere bianche che riportano decori gioiosi, rendono l’atmosfera magica, senza disturbare l’autorevolezza stilistica della nostra perla più preziosa, il Teatro del Carmine.

Il tema del “sospeso”, connotato già presente nel lavoro dei due architetti in altre operazioni precedenti, si esalta nel Teatro, creando un paeseaggio magico che  sembra ci sia sempre stato. Piccole mongolfiere bianche che scendono a varie altezze verso la platea, dentro una navicella una piccola pianta, sul pallone decori di farfalle argentee sovrapposte. Due statue ai lati del palcoscenico, una seduta e l’altra in piedi, i sette pannelli col tema delle farfalle. Bellissimo! Una gioia per gli occhi.

Non disturba, non pesa, non distrae. Sembra un connubio che già ci pare di avere osservato prima. 

Manuel mi invia delle foto, le guardo e mi sembra di non leggervi artifici o corpi estranei all’esistente.

Tutto appare fuso insieme, il vecchio al nuovo, il nuovo al vecchio. 

Le foto della installazione

Guardate la bellezza delle foto e la delicatezza con cui le creazioni estemporanee agiscono come trait-d’union con quanto già presente in teatro.

Complimenti ai due architetti, grazie per avermi omaggiato della loro considerazione. Ovviamente, ricambio quanto altre volte ho scritto e documentato.

Le opere di Manuel, Marilena e quelle create sempre dagli stessi nell’asociazione Art Colors, sono  delle assolute novità in questi anni. Forse meritano maggiore attenzione da parte di tutti noi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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