Tempio P. (ot): anche una pizza per far capire il pensiero dei tempiesi.

Tempio P., 25 febbraio 2014-

Massimo Bosco gestisce una nota pizzeria nel centro di Tempio, a due passi da cuore storico della città. Nella sua attività, oltre a numerosi trofei vinti dappertutto per la qualità e la bellezza dei suoi prodotti, ha sempre avuto una profonda ironia e spesso le sue trovate hanno attirato l’attenzione della gente anche per la simpatia. Tra le tante si ricorda quel cartello appeso all’ingresso della sua pizzeria dove c’era scritto che per “gli onorevoli la pizza costava 100 euro”,

Non si può dire certo che Massimo non viva la città in tutti i suoi aspetti e, al pari della maggior parte dei tempiesi, comunica spesso il suo disappunto e la sua rabbia quando le cose non funzionano o vengono trascurate.

La pizza della foto illustra la sua rabbia, e quella di tanti altri tempiesi, contro l’ipotesi del trasferimento del tribunale a Olbia. In particolare la crociata è diretta al senatore Giampiero Scanu, reo di cavalcare il disappunto deigli avvocati olbiesi (alla stragrande parte degli olbiesi non frega nulla del tribunale a Tempio) e di apprestarsi a firmare un decreto legge affinchè la sede venga “definitivamente” dislocata a Olbia.

Chiediamo, come cittadini tempiesi, che Scanu ripensi alla proposta e si batta affinché anche Olbia abbia una propria sede (chiusa come ben si sa lo scorso anno) e che eviti di esprimere, giusto come contentino ai tempiesi, che ha per la nostra città in serbo altre soluzioni. Beato lui che ne ha! Che almeno la smetta di prenderci in giro e  che ragioni e operi per la Gallura tutta, senza distinzioni, senza campanili, senza l’obiettivo (sempre quello) di racimolare voti per le future elezioni.

Giù le mani d tribunale di Tempio e …buon appetito, parola di Massimo Bosco!

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