Tempio Pausania, il 2014, l’ultimo anno delle province. Dal 2015 si cambia, entrano in vigore le unioni dei comuni. Si discute ancora ma la sorte sembra cosa certa.

Tempio Pausania, 1 ottobre 2014-

Si parla ancora ma il destino delle province è ormai segnato. La Giunta Pigliaru e il suo assessore Cristiano Erriu sono decisi a proseguire in questa strada, in linea con la spending review, destinata a tagliare tutto ciò che appare inutile e costoso..

Le province saranno sostituite dalle aree distrettuali che potrebbero essere 6 col dubbio di Olbia che potrebbe finire accorpata a Nuoro. La vasta area di Cagliari invece diventerà citta metropolitana e avrebbe nel suo territorio anche i paesi di Uta e Capoterra.

Lo scopo è di rendere fruibili ai cittadini i servizi fondamentali ma per molti appare come l’ennesima confusione in materia di agevolazioni vere e proprie. Secondo il firmatario di questa legge, Erriu, l’unione dei comuni dovrebbe rafforzare la cooperazione anche in previsione di un ulteriore calo delle risorse a disposizione. La valanga di questi provvedimenti prossimi riguarderà anche la Sanità, come abbiamo  avuto modo di constatare in questi giorni. La cosa. giusto per valutarla attraverso gli occhi dei cittadini sardi, non si presenta positiva e i previsti colpi di mannaia andranno ad incidere nelle già pesanti difficoltà del quotidiano nelle quali stiamo navigando tutti o quasi.

Le ASL saranno probabilmente 6 anziché 8, Forse addirittura 5 con  la concreta possibilità che pure la nostra ASL Olbia, che ha il distretto di Tempio, venga assimilata alla ASL Nuoro.

L’eccessivo ridimensionamento sta tenendo conto esclusivamente della spesa pubblica e non prende nemmeno in considerazione i disagi che inizieranno a palesarsi non appena la riforma entrerà in vigore.

E tutto questo in barba all’evidente grave situazione economica dei sardi. E bravo Pigliaru!

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