Tempio Pausania, “Ahhh, se io avrei!…..”, errori e distrazioni, pane quotidiano dei social.

Tempio Pausania, 11 feb. 2018-

E vabbè, non è che alla fine si chieda chissà cosa in un sistema di comunicazione popolare, ormai alla portata di tutti, come facebook, perché si pretenda maggiore attenzione verso alcuni temi più importanti, piuttosto che assistere ogni giorno ad una serie peggio di Dinasty o Sentieri. Fateci caso, anche se siamo predisposti a scrivere ogni tanto delle menate, bisogna anche usare la testa per comunicare faccende più serie, quanto meno di maggior interesse per la collettività.

“Si, ma per me è solo distrazione e risate”. Certo, ci sta anche che si usi per queste ragioni ma non è che in questo momento da ridere ci sia granché, anzi vedrei meglio la definizione di “Valle di lacrime”, tali e tanti sono gli sfaceli che stiamo vivendo, o ancor di più ” Ci hanno fottuti!”. Fate caso alla proliferazione di siti che si arricchiscono come nametest, che hanno milioni di seguaci nel mondo e propongono solo farlocchi giochetti per dare una importanza alla nostra smisurata ingordigia di complimenti. Tutti, quando fanno questi giochi, ne escono come superstar del pianeta, senza rendersi conto che questi diabolici intrugli di sciocchezze, sono concepiti proprio per distrarre dalle cose ce contano davvero.

“Come saresti se fossi del sesso opposto”, e via…ad immortalare improbabili cambiamenti di sesso e sempre per far bottino di qualche like di amici e conoscenti. Chi se ne frega di come sarei da donna o da uomo se fossi del gentil sesso.

“Si, ma a me fa ridere?” Cosa ti fa ridere? Sapere che sei brutto da uomo e da donna diventi una fatalona? 

“De gustibus…..”, frase latina che sta ad indicare la soggettività e la personalità di ciascuno verso qualcosa ma anche l’accettazione di qualunque pensiero diverso. Elevarsi un pochetto da questo appiattimento social per comprimere al massimo i suoi aspetti insignificanti, però aiuterebbe anche a crescere nella conoscenza. Vero è che ci vogliono sempre più ignoranti e creduloni e quindi renderci innocui ma stiamo attenti a non esagerare troppo, ogni tanto sforziamoci di capire che dietro piattaforme distraenti come i social, si nasconde un piano strategico perfetto per renderci tutti come plastilina modificabile, il tessuto migliore dove sussiste ignoranza e cresce la cosiddetta “sindrome dell’ingenuo”. Ricordiamoci che per facebook noi siamo numeri e basta e come tali messi in fila, sparpagliati, allocati nei cassetti più bassi della scala sociale dove la vista sul mondo è decisamente limitata. Allora cosa fare se vogliamo migliorare questa comunicazione, oggi tra l’altro decisa da algoritmi complessi che ci fanno apparire solo quel che vogliono. Mi spiego meglio: se questi algoritmi ispezionano il tuo profilo e vedono cosa scrivi, allora ti indirizzano verso profili che di solito stanno a scrivere le menate di cui sopra. Non lo sapevate? Bene, per contrapporvi a questo sciocco sistema, avete alcune possibilità, la prima iniziare a scrivere cose decenti e per cui valga la pena starvi a leggere, la seconda che eliminiate dal sistema tutti queste vacanti figure di contorno che non servono  a nulla. Esiste anche una terza via, quella di eludere il sistema postando ogni giorno cose dignitose e con spunti di riflessione anche per far capire che non si deve sempre accettare tutto quanto ci venga proposto.

Passare in rassegna la propria personalità è alla base della buona riuscita di questo proposito. Siamo davvero quelli che giocano a queste sciocchezze di facebook o abbiamo anche altre cose da pensare e scrivere? Fatto questo iniziale sopralluogo nella nostra mente, decidiamo di allontanarci da tutti questi elementi inutili e tendenti solo a distrarci e comunichiamo altro, che non sia sempre il gatto meraviglioso che fa la pipì nel water o gli inni a quanto siete fortunate ad avere al vostro fianco uomini o donne che….” di meglio non c’è in giro”. Vero è che ogni “scarafone  è bello….” ma avrete anche voi qualcosa da dire che non sia derivazione del vostro EGO narcisista e presuntuoso oppure tutto ciò che vi circonda è quello? 

Usciamo fuori dal circo, non restiamo incollati a queste diavolerie volute, studiate, pianificate nei dettagli che poi ci vuole poco a scrivere “acca” di troppo o sbagliare congiuntivi. Sapete una cosa? Non sapete quanto poi vi prendano in giro per queste scivolate nella lingua italiana. Ci sono i pastori maremmani del web che non fanno altro che prendere spunto dalle cadute negli abissi di taluni “gnurant” per scrivere ogni giorno post sull’argomento. E hanno perfettamente ragione.

Innalzare l’asticella è un preciso dogma della comunicazione e, come ha commentato stamani una persona su un post che parla di queste cose, anche se “anche se vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”.

Un ignorante non conosce l’enorme estensione della sua ignoranza. Un sapiente conosce la piccolezza del suo sapere.
(Anonimo)

Antonio Masoni

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