Tempio Pausania, Aspettative di guarigione dalle malattie degenerative, di Sergio Todesco. Rubrica Ben Essere.

Tempio Pausania, 18 ott. 2016-

Tutti aspettano e pregano per la scoperta di medicine per la cura del tumore, dell’artrite, della tiroide, ecc. Ma il tumore e tutte le malattie sono sintomi e curare i sintomi non porta mai a guarigione nel presente e nel futuro.

Le persone si aspettano di essere guarite e che questa guarigione sia effettuata da qualcosa di esteriore come i medicinali, apparecchiature elettromedicali, imposizione delle mani, fanghi, massaggi, o da qualche altra forza o magia che scacci la malattia e ristabilisca la salute.

D’altronde tutte le pratiche delle diverse scuole mediche sono  basate su questa convinzione erronea.

E si arriva alla convinzione che molte malattie diagnosticate a vita debbano accompagnarli senza prospettiva di guarigione.

Con questi presupposti perché le malattie dovrebbero ristabilirsi?

Con queste convinzioni e con questi procedimenti non si elimina nessuna causa, i medicinali sono utilizzati per alleviare il dolore, non si eliminano i fattori scatenanti e i presupposti della salute vengono ignorati.

Le energie dei “pazienti” vengono esaurite a causa delle abitudini di vita estenuanti e dalle medicine che, se da un lato alleviano il dolore, per contro intossicano il sangue.

Con quale diritto ci si può aspettare di guarire?

Come possono cessare gli effetti della malattia persistendo le cause?

Come può un sangue infetto, torbido, pesante, tossico, diventare fluido e vitale se non vengono rispettati i presupposti della vita sana adottando abitudini rispettose della propria natura?

Per ristabilire le buone funzioni organiche occorre tanta energia e nessuno può pensare di stare in salute o recuperarla continuando a sprecarla in faticose digestioni e investimenti emotivi destabilizzanti.

Le emozioni, che sono a prescindere dalle nostre idee, dal nostro pensiero, dalle nostre convinzioni, per essere gestite richiedono grossi investimenti di energia, e questo va sempre a discapito dei bisogni fisiologici di altri organi e sistemi.

Come possono le funzioni importanti dei nostri corpi normalizzarsi quando si ha carenza di forza funzionale?

L’eliminazione delle cause della malattia implica sempre lo studio e la comprensione della loro origine e degli effetti conseguenti, così che ogni vera scienza della salute possa finalmente diventare una scienza della “eziologia” della malattia e non continuare a restare e agire come scienza della patologia.

Tutta la scienza medica è intrisa dello studio della patologia esulando dalla comprensione e dall’attenzione alle cause delle tante problematiche organiche, concentrando tutta l’attenzione sugli effetti che pur sempre originano da una causa.

E così i medici diventando tutti trattatori di sintomi per ottenere false guarigioni e sostenere il sistema speculativo a favore dei potentati del farmaco.

Finché si continuerà ad ignorare le cause e a trattare i sintomi con medicine, nessun ristabilimento di salute potrà essere possibile.

L’alternativa a tutto ciò risiede nella comprensione dei mezzi normali e quindi naturali per i quali la vita evolve e si mantiene. In tutti gli ambiti della natura gli effetti seguono sempre le cause, e così la comprensione delle cause che portano alla malattia permetterà anche di eliminarla.

 

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