Tempio Pausania, Assemblea popolare per la manifestazione del prossimo 18 luglio, conferme e defezioni.

Tempio Pausania, 10 lug. 2017-

Stasera è stata l’ultima chiamata popolare prima della manifestazione del 18 luglio prossimo, la mobilitazione del territorio a favore del Paolo Dettori di Tempio, l’ospedale che sta per subire una vera decimazione da questa schiforma della giunta regionale.

Qualche speranza esiste, ne ha parlato il sindaco di Tempio Biancareddu, reduce dall’assemblea dei sindaci nei cui comuni insistono presidi sanitari, svoltasi ieri a Oristano e di cui daremo notizia domani durante la conferenza stampa prevista in comune alle 12.00. Esiste l’appoggio di diversi primi cittadini anche di grosse città che hanno ospedali ben maggiori del nostro ma che non sono d’accordo su questo futuro ridimensionamento del proprio presidio così come di altri, compreso il nostro. Bisogna avere coraggio, si deve dare una spallata a questo PD che sta demolendo pure la sanità regionale dopo gli sfaceli economici di questi anni, tutti alle prese con la sopravvivenza non solo delle risorse pubbliche ma anche contribuendo non poco alla crisi industriale, allo stato sociale a tutto tondo che sta impoverendosi sempre di più, alla feroce disoccupazione, un dato impressionante che dovrebbero spiegare alla casalinga di Voghera che si vede ogni giorno d più prosciugati i risparmi e senza una benché minima aspettativa per sé e per i propri figli.  Era quello che ci si doveva aspettare oppure esiste un piano B? Non mi dilungo sugli obblighi e doveri dei servi della UE che già conoscete abbastanza ma secondo voi  esiste una contromossa possibile alla cosiddetta crisi)…ci avete pensato?

L’assemblea è andata avanti per due ore circa, con interventi del pubblico che non aggiungono nè tolgono nulla a quanto già si sapeva. Si potrà contare su presenze importanti dal punto di vista amministrativo della Sardegna, si spera che i sindaci del territorio vengano tutti (Nizzi ha assicurato la sua presenza), ma sta di fatto che si è scoperto pure che esistono delle voci contrarie, quei cosiddetti “coglioni da tastiera” che pur di dire qualcosa proferiscono immani cazzate ad uso e consumo del loro sempre più risicato pubblico, quello zoccolo duro di seguaci che approvano a prescindere senza minimamente valutare nel merito ma solo nella forma, di solito prolissa e inutile.

Defezioni? Praticamente al completo la minoranza in consiglio comunale, persino l’esperta di comunicazione uniforme di cui già detto l’altra volta. Per il resto, le solite persone che non vogliono cedere le armi, e si stanno interessando per smuovere le sensibilità dei conoscenti, mettere in pratica il passaparola che funziona spesso meglio della pubblicità. Assenti anche chi su un quotidiano sviscera soluzioni e trova sempre spazio (purché se ne parli di me) dopo essere stato in passato sostenitore acceso delle vie diplomatiche, e chi invece ha deciso che la bandiera rossa serve solo come casacca da gioco, dopo aver mostrato pugni e denti feroci in un recente passato.

“Spendete – ha detto Anna Paola Aisoni – due minuti del vostro tempo per invitare chi trovate in giro, i vostri parenti, conoscenti, amici che martedì 18 luglio bisogna esserci e alzare i toni se serve. L’ospedale non è un bene personale ma collettivo”

Nel video sono riassunti dei momenti della riunione che è servita anche per consegnare a cittadini e associazioni parte del materiale divulgativo, manifesti e volantini, che sono già in distribuzione in diversi locali e sui muri della città e di altre sedi del territorio.

Antonio Masoni

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