Tempio Pausania, Biancareddu: «Una candidatura deve avere un suffragio popolare, se si vuole democrazia». L’incontro confronto ieri sera in comune.

Tempio Pausania, 7 lug. 2018-

Il tavolo di Giunta

Subito dopo la conferenza stampa della ex Vice Sindaco Anna Paola Aisoni della scorsa settimana, è toccato al sindaco Biancareddu, ieri venerdì 6 luglio, spiegare alla cittadinanza i motivi dell’azzeramento della sua giunta e il rinnovo di alcune deleghe senza la Aisoni, rea, secondo il sindaco, di aver preso la decisione di candidarsi alle regionali del prossimo anno senza l’approvazione della giunta ma soprattutto senza quel necessario suffragio popolare che è il sale della democrazia. Una conferenza incontro e confronto, dinanzi a tantissima gente, rimasta anche in piedi, che ha potuto ascoltare anche il programma prossimo futuro dell’attuale amministrazione.

Non sono mancati alcuni momenti “caldi” e “accesi”, nei quali è venuta fuori anche la rabbia composta del sindaco per il recente intoppo che ha rischiato di mandare all’aria tutto il resto della programmazione di giunta per questi ultimi due anni. Oltre la vicenda Aisoni, che il sindaco ha anche spiegato nei dettagli e parafrasandola con titoli di film tra cui non sapeva quale scegliere per darle un nome ” Le verità nascoste” o Pinocchio, parte 2^,  ha spesso messo l’accento sul concetto di democrazia: “La democrazia è sentire le parole e non pensare ad una candidatura senza avere il conforto del popolo”.

Sul commissariamento, nel caso che il sindaco decidesse di candidarsi alle elezioni regionale:

” Una cosa che non sta né in cielo né in terra, ma non perché lo dico io, lo dice la legge che recita testualmente…in caso impedimento permanente, rimozione o  decesso del sindaco – facciamo gli scongiuri – il consiglio e la giunta rimarranno in carica sino all’elezione del nuovo consiglio. Le funzioni del sindaco, sinoa quel momento di nuove elezioni, verranno espletate dal vice sindaco o dal vice presidente…è chiaro che se il sindaco non si dimette, il comune non può essere commissariato”.

Biancareddu, nel momento più acceso della serata, ha sottolineato alcuni aspetti che lui stesso, in altra sede, definì preoccupanti e anche con riflessi emotivamente forti per lui, ossia l’azzeramento della giunta che ebbe, nel rimpasto, l’allontanamento della Aisoni e l’affido ad altri delle sue deleghe.

“Non fu solo un tagliando per il lavoro dei primi 3 anni, e fu letto erroneamente come una ripicca per la candidatura annunciata dell’ex vice sindaco. Quella scelta, non fu fatta solo per l’analisi degli obiettivi, l’appropriatezza della spesa ma anche per un terzo punto che è stato sottaciuto. Per un lavoro da ultimare nei prossimi 2 anni, ci voleva un quadro di rinnovata lealtà, di fiducia reciproca in seno alla giunta. E’ immorale che il sindaco possa chiedere lealtà e fiducia?”

Pirinu e Marotto

 

Francesco Quagnenti e Aurora Careddu, nuova delegata alla Pubblica Istruzione

Non sarò io a candidarmi ma dev’essere proposito della città deciderlo, così come si dovrebbe essere consapevoli che essere in tanti a candidarsi, vuol dire ripetere l’errore del 2014 quando fummo in 13 e non uscì nessuno. Non abbiamo già capito che quegli errori non vanno ripetuti? Quali sono state le conseguenze? Le fiaccolate, i cortei per l’ospedale, le ordinanze, le male parole con l’assessore, etc. “.

“Per certi versi mi hanno fatto sorridere alcuni “post” su facebook dove vengo deriso, preso a mal parole, accusato di non disporre di sufficiente intelligenza” . Mostra al pubblico e legge alcuni reperti cartacei che hanno scatenato il popolo dei social, alcuni veramente pesanti e sconfortanti per quello che dev’essere sempre un confronto democratico e civile.

Fedele Sanciu

Sempre padrone della situazione, Biancareddu ha avuto  con se la presenza dell’on. Fedele Sanciu, arrivato appositamente per ascoltare “un raro momento di confronto” come l’esponente olbiese lo ha definito “di vera democrazia come poche volte si ha la fortuna di vedere e sentire”. E’ stata anche occasione per alcuni assessori di esporre le cose fatte e quelle ancora da fare tra le quali, come ha anticipato il sindaco, anche il rifacimento del vecchio e glorioso campo da calcio Bernardo Demuro che avrà il prato erboso i sintetico e altri importanti lavori pubblici che ci si appresta ad iniziare. Le cose fatte insomma e quelle ancora da fare prima del 2019, anno delle elezioni regionali alle quali Biancareddu non ha sciolto ancora le riserve per la sua candidatura.

Non aggiungiamo altro a quanto la conferenza, proposta nella sua versione integrale. Vi lasciamo alla sua analisi completa e alle considerazioni che ciascuno ne trarrà.

Antonio Masoni

 

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