Tempio Pausania, Il C.A.L. esprime parere negativo sul testo della riforma ospedaliera. Biancareddu: «Era prevedibile».

Tempio Pausania, 23 ago. 2017-

Il CAL, Consiglio Autonomie Locali, rappresentato da 36 sindaci aventi diritto, ha espresso parere negativo sul testo che delinea la nuova rete ospedaliera della Sardegna e tutti i servizi di pertinenza dei singoli nosocomi sardi. All’incontro di oggi a La Maddalena erano assenti alcuni dei sindaci del CAL.

In rappresentanza del territorio, assente giustificato il sindaco Biancareddu, colpito da un problema alla vista, il sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana, che lo ricordiamo è anchedi Presidente ANCI e il sindaco Tirotto di Aglientu che è membro del collegio di Olbia Tempio del CAL. Una lunga e discussa riunione che ha messo in luce la poca chiarezza del testo sul quale, come detto ieri durante la conferenza stampa, si era manifestato perplesso e preoccupato il sindaco di Tempio Biancareddu. Ora si attendono tempi burocratici tecnici prima che il testo della riforma vada in Commissione Sanità riscritto e questa volta in maniera chiara e precisa.

«Le mie paure si sono rivelate corrette – ha dichiarato  Biancareddu, da noi raggiunto telefonicamente – era tutto scritto confuso ed era chiaro che i sindaci del CAL, espressione a loro volta di territori dove insistono ospedali, non fossero convinti. Da un lato avevo ragione ma dall’altro sono preoccupato ancor di più perché se non ci dovesse essere unanimità, la palla passerebbe a Moirano, Direttore Generale dell’ATS, il quale potrebbe agire senza dover ragionare con nessuno».

La mancanza di chiarezza del testo presentato al CAL, come emerso ieri alla conferenza stampa in comune a Tempio, poteva essere l’aspetto cruciale per il parere positivo e così è stato. Era chiaro che solo alcuni si siano espressi a favore, in particolare coloro che hanno visto il “loro”ospedale con tutti i servizi chiaramente specificati. Una brutta riforma resta comunque una schiforma e se mancano i presupposti per capirci qualcosa, come quel testo presentato al CAL, era evidente che non sarebbe stata votata

« Ora – ha concluso Biancareddu – mi muoverò con i rappresentanti politici in commissione (Oppi) del mio partito per individuare la strada per arrivare al raggiungimento di quello che appariva un risultato scontato a nostro favore. Sono certo di una cosa: ciò che hanno già stabilito per il Dettori, non se lo rimangeranno».

Ancora una volta la realtà della riforma vira verso quel che appare un connotato evidente della politica regionale, il non dire piuttosto che dire,  o meglio, il non scrivere piuttosto che mettere la parola “fine e tutti contenti” a questa lunga ed infinita vicenda sanitaria isolana.

Antonio Masoni

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