Tempio Pausania, 8 feb. 2019-
Si tinge di mistero il canicidio di Luna, l’Amstaff grigio scura che ieri mattina era stata ritrovata morta dentro un sacco di plastica in una zona vicina all’abitato di Tempio, sulla strada per Limbara.
Mentre sembra quasi certa una morte derivata da una grossa pietra o un bastone, che ha colpito la povera cagna, rimane abbastanza strano che nessuno si sia preoccupata di rintracciare i proprietari, visto che la’animale era microchippato o, se questo è stato fatto, perché la bestia risulti ancora nel luogo e non si sia proceduto alla sua sepoltura. Si ignora, infatti, se sono state avviate delle indagini o se si attende qualche risultanza da esse.
Tacciono le guardie zoofile, mentre restano perplesse le persone, una ragazza su tutte, che hanno ritrovato l’animale e hanno cercato per una mattina intera, e parte del pomeriggio, di avvertire inutilmente le autorità competenti. Le stesse sono intervenute successivamente ma non si conosce ancora quanto sia stato da loro rilevato.
La dinamica del canicidio pare non consenta dubbi. L’animale dev’essere stato prima chiuso dentro un sacco e poi massacrato con una pietra in testa o con un bastone, dal momento che anche le foto, che ovviamente ho visto ma non pubblicate, testimoniano del cranio frontale tumefatto e, al momento del ritrovamento, ancora grondante di sangue.
Bestie, assassini, nessuna giustificazione per chiunque commetta un atto del genere.
Ci si augura, che si arrivi a definire la questione al più presto. Gli episodi di uccisione di cani in questi ultimi anni sono stati tantissimi, solola scorsa estate oltre 10 animali ammazzati col veleno in un’altra zona della città e anche su quei casi nessuno ha mai pagato. Le indagini, e anche questo è del tutto allucinante, furono interrotte all’improvviso mentre sembrava si fosse giunti alla conclusione.
Giustizia per Luna e per tutti gli animali che subiscono questa infame sorte per mano dell’uomo! Gli assassini degli animali sono comunque assassini.
Atonio Masoni
