Tempio Pausania, Il ciarpame virtuale! I rigattieri del web, abili venditori di nebbia.

Tempio Pausania, 2 gen. 2018-

Ciarpame virtuale, quello sono certi tastieristi del web in voga, quelli che imperversano per scrivere solo infinite e immaginarie soluzioni, e non ci sarebbe nulla di male se ci fossero idee valide a supporto, o ad imporre il loro stile dispotico al prossimo, inveire quando perdono le briglie che, come tutti posseggono, li fanno diventare cavalli imbizzarriti, carichi di veleno e odio. Una lettrice, a commentare un post sull’argomento, ha definito in maniera convincente il tutto: “Sono tutti matti!”. Ed ha ragione, perché solo chi perde il controllo e il proprio equilibrio psichico, può scantonare nel ridicolo atteggiamento di bullo da tastiera. Un nuovo mestiere cresciuto nel tempo, col diffondersi sempre più massiccio dei social. Nessuna regola, nessun limite, nessun controllo. Sui controlli, mi preme dire che vengono fatti spesso, a volte colgono nel segno, ma spesso infieriscono su persone sbagliate e al di fuori di qualsiasi sospetto, mentre chi opera impunemente e sciorina di tutto, dalle pentole antiaderenti miracolose per una cottura senza grassi o millanta iperboli della propria attività, filtrata attraverso una furba esposizione di frasi e foto di corredo, resta libero di fare come vuole ed anzi pare godere di impunità sospette. E sarebbero questi gli eroi? Nulla c’è di eroico nello svolgere un’attività lavorativa, o associativa, c’è invece molto da dire su chi vanta esponenziali successi ma non spiega se ci sono stati dei flop, o se per raggiungere certi traguardi si sia passati impunemente sulla testa di altri, o si sia cercato di spazzar via ogni tipo di ostacolo umano di almeno pari dignità. Perché, parliamoci chiaro, la dignità è uguale per tutti, o anche su questo sbaglio? Se qualche differenza la devo riscontrare, la vado a cercare sulle maggiori conoscenze, sulle capacità, sui titoli di studio, sugli studi reali e non presunti, su esperienze e formazione accertata. In questo terreno analizzo e valuto le differenze. Tuttavia, la grande persona si attiva per non apparire mai per quanto vale, è modesta, saggia, e non attende plebisciti che per la categoria “ciarpame virtuale” sembra la sola cosa che conti. 

Ricordate TPF? La farlocca associazione politica che si apprestava a prendere possesso del futuro della città, quando esplose con la sua virulenza, acchiappò quanto il venditore di quelle miracolose pentole anti aderenti, ne vendette a migliaia in pochi mesi, e ci riuscì attraverso le invenzioni classiche del metodo iper presenzialista. A qualsiasi ora, per qualsiasi problema, aveva in tasca la soluzione. Non bastasse, adduceva a se le persone con l’inganno anche di lavoro per tutti e della crescita esponenziale dell’economia locale. Metodo già collaudato e noto, specie di struttura piramidale col capoccia e i sottostanti livelli man mano meno importanti per ruoli ma necessari per alimentare il sistema stesso (multilevel). Tempio Progresso Futuro, di cui presto si risentirà parlare, fu successivamente cancellata ma lasciò un seguito di visioni e previsioni che ancora risuonano perché tacque subito dopo le elezioni amministrative del 2015 e nessuno capì perché scomparve. Per meglio dire, non è che siamo scemi e non lo sappiamo, ma sembra che si abbia paura a dirlo. Lo scopo era stato raggiunto. Aver veicolato il voto verso una certa direzione era stato lo scopo, a prescindere dai sondaggi fuffa che sembrano tornati di moda ultimamente. Ciarpame mediatico anche quello. Il nulla che riempie di se stesso il vuoto che lo circonda. E tutto senza mai mostrarsi, basta una tastiera e un gruppuscolo ristretto di abili venditori di pentole anti aderenti e il gioco è fatto. Il popolo resta in attesa per conferenze stampa mai svolte, battage pubblicitario da marchio leader, persino pagine di giornali, per poi scoprire che non c’è nulla. Santa pace, nulla nulla no, qualcosa è rimasta, come sempre lo zampino quel furbo del gatto da qualche parte lo ha lasciato e…ne sentiremo parlare.

La logica di chi opera con presunta buona fede sul web, ma di fatto impone il proprio pensiero con forza, è avvolta di abilità e frenesia patologica, tipica di instabilità psichica e insicurezze sulle proprie capacità. Non gli basta mai quel che ha prodotto, buono o cattivo che sia, e cerca sempre nuovi sbocchi per ingrandire lo spessore del proprio ego maestoso dove si è già perso il limite tra ciò che sarebbe reale valore e subdolo egocentrismo. L’obiettivo, insomma, non è avere uno scopo solo ma tentare di averne tanti altri. Da quando mi sto occupando del caso COEMM, ho notato le stesse dinamiche. In quel caso, sotto c’era e c’è una truffa perché dietro c’è denaro, e anche tanto, ma anche questa vicenda è andata a sfociare in ultimo in un partito politico. Rifletterei su questo aspetto, anche per avvalorare l’ipotesi che dietro qualcuno che impone una sua linea operativa con l’impero della martellante presenza in rete, si nasconde spesso il fine ultimo del potere politico. Attenzione dunque ai venditori di pentole anti aderenti!

Questi tempi, ci hanno “regalato”, si fa per dire, ondate di personaggi simili, cresciuti e diventati potenti grazie alla diffusione della rete e la sua accessibilità per tutti. Il sistema ci ha resi dipendenti da PC, smartphone e qualsiasi genere di strumento che ci permetta una connessione ad internet. Per essere qualcuno oggi basta scrivere quattro sciocchezze fuori dal coro e già ci si fa notare. Tempi aridi di presenza reale e vere mareggiate di imbonitori virtuali. TPF basò tutto il suo folle pensiero sulla credulità e sull’attesa, il COEMM ha fatto e fa la stessa cosa, entrambi capirono che la gente oggi la persuadi con la speranza e l’illusione anche davanti all’inconsistenza del progetto e la vanità che ne accompagna scritti e azioni.

I profeti, i guru, i messia crescono sempre di più e nessuno bada che esiste un reale pericolo dietro questa deriva incontrollata che sta permettendo a personaggi di ottenere fiducia e credito senza averne valutato l’attendibilità. 

Abbiamo intelligenza e discreto intuito per percepire la puzza del pesce anche se siamo raffreddati. Usiamoli.

Antonio Masoni

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