Tempio Pausania, COEMM-CLEMM, altro che Natale! Qui qualcuno pensa a “farla finita”!

Tempio Pausania, 6 dic. 2017-

Inquietante, sapere che migliaia di italiani abbiano coltivato la speranza di un riscatto sociale, abbiano vissuto per oltre due anni con questa utopia di avere una specie di sussidio da un pazzo che si chiama Maurizio Sarlo, ideatore e divulgatore del mondo migliore, quel paradiso in terra che nemmeno nascessimo 100 volte, ci sarebbe. Poco conta che tutta questa gente sia stata ingannata, alla maggior parte del progetto non fregava nulla, interessava il denaro, quel famigerato QUID che era la panacea dei loro bisogni estremi, la soluzione alle bollette, ai fitti insoluti, alle tasse non pagate, a quella dignità che andavano cercando senza pensare ad altro. Non serve oggi fare una distinzione tra chi è entrato per gli alti contenuti etici, è facile a parole dire di migliorare una situazione che ha raggiunto il peggio storico sotto ogni punto di vista, e chi invece è entrato per la vana promessa di quel “?” prima fissato in 1.500 euro e poi in una card punti, in ultimo non si sa più in cosa. A loro, a questi ultimi, non solo per il periodo della frase, ma ultimi perché nella vita quello sono, importava solo di quello. 

L’ho scritto, riscritto e oggi lo faccio ancora, a me di lui della sua vendita on line di promesse e del capitale raccolto, frega quanto una gita sociale a Lourdes, nulla, perché ai miracoli non credo e mai crederò. A me della sorte che farà  questo scherzo da mascalzoni recidivi e abusivi di professioni serie, non mi importa. Che fine facciano, se saranno le patrie galere, come qualche amico ha definito l’amore per un soggiorno extra time dove la vita è meno bella, è cosa che riguarda chi sta indagando e lo farà ancora. Vero è che, al  momento l’ha proprio studiata bene, mettendosi al sicuro non solo il gruzzolo ma anche le sue poco nobili chiappe, con la donazione, voce non perseguibile per la legge italiana. Altrettanto vero che appena nascerà ufficialmente il partito politico, di cui si aveva bisogno come di un cazzotto di Tyson tra i denti, verrà sbranato letteralmente, non perché i partiti organizzati lo temano, per me, anarchico nel midollo, sono tutti inservibili, ma solo perché è tale l’improvvisazione di una scarsa cultura socio-politico dei seguaci, che farebbero la fine del cieco e del sordo, l’uno a parlare senza poter vedere e l’altro a vedere muovere le labbra  senza sentir nulla.

Ho letto una lettera di auguri per Natale di un seguace. La sintesi suonava pressapoco così:

Dunque, miei concittadini americani, non chiedete cosa il vostro paese può fare per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese. Era una parte del discorso inaugurale del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, del 20 gennaio 1961. Altro spessore, direte voi, certo e anche altro personaggio se permettete.

Il seguace, con le dovute scuse alla memoria di Kennedy per l’accostamento, dunque chiedeva al popolo beffato e deluso dei CLEMM…. “che a Sarlo dobbiamo tutto (cosa?), lui è il nostro capitano (fosse il capitano Findus almeno si mangiava del pesce), e oggi per Natale ricreiamo lo spirito del Natale, quello senza regali (magari se ci fosse del cibo? Eh?), quello della rinascita spirituale.

Tra tanti commenti buonisti, alcuni sottratti a qualche vaffa energico e di cuore, di chi vorrebbe osare ma non può, uno mi ha letteralmente atterrito.

Diceva: “per questo Natale vorrei un po’ di pace e di serenità…o la forza di farla finita”. Non penso ci voglia tanto a capire la deriva che sta diventando questa farsa, le possibili tragiche conseguenze che come ho scritto in articoli precedenti, stanno bussando alla porta dell’inferno.

Perché, vedete, è vero che questa povera gente stava male anche prima. Ma vi siete posti il problema di cosa sia oggi star male, dopo essere rimasti anni attaccati a  soldi inesistenti e non avere più nemmeno la speranza? Come scrisse Flaiano “Mi chiedevo se era quella la rassegnazione, quel vuoto aspettare, contando i giorni come i grani di un rosario, sapendo che non ci appartengono, ma sono giorni che pure dobbiamo vivere perché ci sembrano preferibili al nulla”.

Rivolgo un appello ai cani sciolti del Coemm-Clemm, quelli che nutrono dubbi (penso siano il 90%).

Fate un gesto di vera dignità, correte via, aiutate chi sta male e chi, forse, starà peggio. Non riceverete un premio, è gratis sapete, ma anche una goccia di pioggia nel campo arido, da sollievo ad una piante che sta seccando persino le radici. A quel tale che pensa io guadagni da questo web, dico solo…io ho compassione (cum patire=soffrire assieme, e non “pena” come pensa la tua accidia) per te perché non sai cosa sia la benevolenza e dai un prezzo a qualsiasi cosa. Etica a quintali davvero, sospesa tra stupidità conclamata e arroganza allo stato brado. 

Non aggiungo altro, chiudo solo con:  IO HO PAURA…., forse perché so cosa sia il coraggio.

Antonio Masoni

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