Tempio Pausania, Confartigianato: le imprese del “verde” e il bonus 2018. I dati dell’osservatorio.

Tempio Pausania, 23 nov. 2017-

IMPRESE DEL VERDE E “BONUS 2018” –

In Sardegna oltre 1.500 imprese e 1400 addetti. Dal 2018 attivo il “bonus verde” per la detrazione al 36% delle spese per giardini, terrazzi e balconi. Matzutzi (Presidente Confartigianato): “Mettiamo fuori gioco il lavoro nero e gli abusivi: fare i lavori in regola oggi conviene di più”. In arrivo la figura professionale del giardiniere.

In Sardegna sono 1.545 le imprese che si occupano della cura e manutenzione del verde e della coltivazione, riproduzione e commercio di piante e fiori, e che danno lavoro a 1.343 addetti. Di queste realtà produttive il 28,5%, pari a 440 aziende, sono artigiane.

Sono questi i dati del dossier sulle attività florovivaistiche, realizzato dall’Osservatorio per le Micro e Piccole Imprese di Confartigianato Imprese Sardegna su fonte UnionCamere-Infocamere dal 2015 al primo semestre 2017

A livello provinciale 608 attività (di cui 256 artigiane) si trovano a Sassari e in Gallura, 574 (112 artigiane) sono registrate a Cagliari e nel sud Sardegna, 250 a Nuoro (51 artigiane) e 113 a Oristano (21 artigiane).

E’ un settore molto dinamico – afferma Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegnache però vede, come sempre più spesso accade, una crescita esponenziale di soggetti abusivi e irregolari che fanno della concorrenza sleale, quindi del lavoro nero, il loro modus operandi, eludendo le norme fiscali e quelle sulla sicurezza sul lavoro”.

Nel dettaglio la quota più elevata d’imprese che svolgono questa attività viene rilevata nel settore Cura e manutenzione del paesaggio (48,2%), seguita dal Commercio al dettaglio di fiori e piante (30,7%), dalla Coltivazione di fiori in piena aria (9,7%), dalla Riproduzione delle piante (4,5%), dalla Coltivazione di fiori in colture protette (3,6%) e dal Commercio all’ingrosso di fiori e piante (3,4%).

Le attività artigiane si concentrano principalmente nel settore della Cura e manutenzione del paesaggio (98,9%), mentre quelle non artigiane si concentrano maggiormente nel Commercio al dettaglio di fiori e piante (42,6%). A livello provinciale le imprese delle attività florovivaistiche si concentrano principalmente a Sassari (39,4%) e a Cagliari (37,2%).

Proprio per mettere fuori gioco chi lavora abusivamente e premiare chi, utente privato o pubblico, esigerà lavori fatturati e a regola d’arte – sottolinea sempre il Presidente di Confartigianato Sardegnail Governo ha inserito nella Finanziaria 2018, il “bonus verde”, un incentivo fiscale che, come accaduto per altri settori come l’edilizia, potrà sostenere le imprese in difficoltà e venire incontro alle esigenze di recupero delle spese degli utenti finali. Inoltre, consentirà anche di migliorare qualitativamente le nostre città non solo per quanto riguarda le abitazioni ma anche per il verde privato”.

Il cosiddetto “bonus verde” per giardini e terrazzi è una agevolazione che entrerà in vigore al primo gennaio del 2018 e sarà detraibile per una cifra pari al 36% delle spese documentate relative al verde, fino a un massimo di 5mila euro per ogni unità immobiliare. Il nuovo sconto sarà dedicato alla sistemazione a verde “di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni”. Quindi, soprattutto terrazzi, balconi, giardini condominiali ma anche giardini pensili e coperture, messa a dimora di piante e arbusti e realizzazione dei pozzi. Tra le spese agevolabili indicate sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi indicati. La detrazione spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni ed è ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. La detrazione spetterà non solo per le singole unità ma anche per le spese condominiali.

Confartigianato Sardegna ricorda come con il bonus verde, si sia riusciti a ottenere un fondamentale passo avanti per il settore, risultato arrivato dopo un lungo lavoro di lobby da parte anche dell’Associazione Artigiana.

Antonio Matzutzi Presidente Confartigianato

Questo rappresenta un fattore determinante per il futuro del comparto – prosegue Matzutzi  – e si inserisce nelle politiche di incentivazione fiscale verso i privati, sotto forma di detrazione e di bonus che noi sosteniamo debbano diventare strutturali.”.

In tutto questo s’inseriscono le recenti novità in materia di costruzione, manutenzione e sistemazione del verde pubblico o privato.

Infatti, la Legge 28 luglio 2016, n.154 (cd “collegato agricolo”) va a normare la figura professionale del giardiniere, prevedendo che l’attività di costruzione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico o privato affidata a terzi possa essere esercitata solamente da soggetti iscritti al registro delle imprese e in possesso di adeguate competenze conseguite attraverso uno specifico percorso formativo, il quale termina con il rilascio di un attestato di idoneità.

I contenuti formativi dei percorsi sono attualmente al vaglio di un Tavolo Tecnico istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, all’interno del quale Confartigianato, nell’ottica della valorizzazione professionale del mestiere e della tutela e salvaguardia del verde, ha avanzato le proposte delle imprese artigiane operanti nella manutenzione del verde, un settore che vede la loro netta prevalenza.

Ad oggi Confartigianato ha chiesto anzitutto l’irretroattività della norma nei confronti delle imprese già operanti nel settore e la previsione di un percorso formativo adeguato (quindi non eccessivamente lungo e soprattutto attuabile dalle Regioni) per coloro che vogliano intraprendere l’attività.

Le istanze della categoria, quindi, sono state rappresentate in un recente incontro presso il MIPAF che dovrà fare sintesi delle diverse sensibilità presenti al Tavolo e inoltrare una proposta alla Conferenza delle Regioni, organismo chiamato ad elaborare i contenuti formativi minimi cui dovranno uniformarsi le Regioni nel realizzare i percorsi formativi per l’ottenimento dell’attestato di idoneità.

  Imprese totali Imprese non artigiane Incidenza imprese non artigiane sul totale delle imprese del settore Imprese artigiane Incidenza sul totale delle imprese
Cagliari 574 462 80,5% 112 19,5%
Nuoro 250 199 79,6% 51 20,4%
Oristano 113 92 81,4% 21 18,6%
Sassari 608 352 57,9% 256 42,1%
Sardegna 1.545 1.105 71,5% 440 28,5%

 

 

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Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna

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