Tempio Pausania, 4 ago. 2017-
Questa tabella che segue è ricavata da Vendite dei giornali in edicola ad aprile 2017, dati Ads (Accertamento diffusione stampa). Quotidiani di grande tiratura come Corriere della Sera e Repubblica in 10 anni hanno dimezzato le vendite. I dati in elenco sono relativi al rilevamento di aprile 2017.
L’evidenza del calo, in qualche caso un vero crollo della stampa stampata, è da ricercare in diversi fattori. Cause di concorrenza dalla stampa on line certamente, ma anche di una seria mancanza di veridicità e di poca connessione con la drammatica situazione economica che pare essere del tutto trascurata se non appena evidenziata attraverso dati ricavati da fonti governative, indicatori osceni e del tutto falsati dal pensiero omologato della stampa e delle televisioni, tutte esclusiva del “regime” forzoso a cui siamo soggetti da quando facciamo parte della UE e della sua dittatura. Certo, i soliti sapientoni, avranno da ridire anche su questo come su tutto del resto, e ancora ascoltano ministri come Padoan, o veri killer come Mario Draghi, esperti e sofisticati coautori di questa disfatta sociale. Altri motivi sono da ricercare nella notizia, che quando viene pubblicata ha già almeno un giorno di vita e si affanna a cercare rimedi di originalità che non ha e non può avere, stanti le linee editoriali che hanno ammazzato la libertà di esprimere la propria opinione (l’etica della professione giornalista impedisce il parere di chi scrive). O sei con me o sei fuori, insomma. Il resto, sono scaramucce o fatti di cronaca che tirano da soli in quanto appagano la fame di EGO grandiosi e smisurati che non aspettano altro che infilzare la spada nelle altrui disgrazie.
La stampa scritta, e lo dicevo nel 2013, aveva ed ha gli anni contati, troppo distante dalla gente e troppo attenta a non calpestare il “padrone” che paga. A buona ragione, tutti i maggiori quotidiani nazionali ed anche quelli sardi, hanno corretto il tiro riversando nella rete notizie in tempo reale e proponendo copie on line a pagamento della medesima testata cartacea. Non basta però, perché anche le notizie dell’ultim’ora, che sui social imperversano ad ogni minuto, sono le sole armi con cui i grandi giornali cercano di ovviare a questo implacabile calo di vendite in edicola.
Da indagini locali, ad esempio, a Tempio non si vendono più di 600/800 copie della Nuova Sardegna (il doppio circa le domeniche) e qualche centinaio di copie dell’Unione Sarda. Entrambe le testate, come si può vedere dalla scheda, sono in gravi condizioni di salute. In dieci anni, dal 2007, l’Unione Sarda che sfiorava le 100.000 copie al giorno, è scesa ad appena 36.000 e la Nuova Sardegna, venduta prevalentemente nel Nord Sardegna e con varie edizioni territoriali, è ad appena 32.000 copie dalle oltre 60.000 di dieci anni fa.
La massiccia presenza di giornali on line alternativi, siano essi testate o semplici blog, catturano maggiore interesse delle testate convenzionali, sia perché la maggior parte delle volte vivono di libero pensiero e non trascurano di ricercare la verità dei fatti senza rispondere a linee editoriali e sia perché godono di maggiore penetrazione nel tessuto dei social dove tutti, e qui nessuno escluso, cercano la necessaria amplificazione di una notizia.
Il giornale stampato conserva appena il suo fascino, legato a vecchie ritualità, quella di sfogliarlo per primi, di annusare quel forte odore di “petrolio”, e pochi altri indici che ne giustificano l’acquisto (vedi il richiamo altisonante fuori delle edicole con la notizia del giorno…forse pretestuoso chiamarlo del giorno!). Volendo muovere un ulteriore appunto, direi anche che le abitudini sono legate anche ad andare alla pagina locale perché dei titoli che rimandano a fatti e notizie del giorno (prima), già si sa tutto perché c’è la TV e la sua opera di balia elettronica e controllo attento e scrupoloso di dissuadere dai veri problemi.
Il calo è impietoso e irreversibile e, da qui ai prossimi anni (4 o 5 ) al massimo, la carta stampata avrà esaurito la sua forza ed allora si vedrà che la rete, la sola che consente di avere aggiornamenti in tempo reale, sarà la sola fonte di informazione usata. Anche perché, la popolazione sta crescendo e le nuove generazioni ormai sono tutte su internet e le vecchie, quelle formate dagli attempati lettori del quotidiano stampato, stanno via via prendendo confidenza con gli strumenti elettronici.
Aggiungo, per finire, un esempio personale: mesi fa, ci fu la possibilità di evidenziare sulla Nuova Sardegna questo mio spazio web. Ebbene, dopo mesi di attesa e articolo pronto, mi fu detto da uno dei corrispondenti locali che la redazione aveva deciso di non mettere quell’articolo. Perché? Concorrenza! Ovvio che mi sono fatto una risata in quanto se un giornale storico ha paura di mettere in evidenza un blog su internet, siamo proprio alla frutta!
Quotidiani nazionali |
Vendite aprile 2017 |
Vendite marzo 2017 |
Vendite aprile 2016 |
Il Corriere della Sera | 201.135 | 200.013 | 208.316 |
La Repubblica | 177.084 | 181.184 | 212.448 |
La Stampa | 119.569 | 116.830 | 134.126 |
Il Giornale | 56.878 | 57.759 | 68.693 |
Il Sole 24 Ore | 55.788 | 55.541 | 70.855 |
Il Fatto Quotidiano | 34.239 | 35.174 | 35.704 |
Italia Oggi | 32.925 | 30.387 | 26.408 |
Libero | 22.964 | 23.099 | 31.265 |
Avvenire | 20.795 | 20.009 | 20.859 |
Il Manifesto | 8.354 | 8.002 | 8.509 |
Hanno dimezzato le copie, rispetto al 2007, anche i giornali locali. Che comunque hanno retto l’urto della crisi e dell’avvento delle news online meglio dei giornali a diffusione nazionale. Nella tabella che segue li ordiniamo per numero di copie vendute.
Quotidiani locali |
Vendite aprile 2017 |
Vendite marzo 2017 |
Vendite aprile 2016 |
Il Resto del Carlino | 93.390 | 91.912 | 96.593 |
Il Messaggero | 88.039 | 89.153 | 96.141 |
La Nazione | 67.739 | 67.263 | 73.841 |
Il Gazzettino | 46.204 | 46.357 | 49.331 |
Il Secolo XIX | 41.541 | 41.250 | 45.351 |
Il Giorno | 40.269 | 39.067 | 38.665 |
Il Tirreno | 38.502 | 38.577 | 42.379 |
Messaggero Veneto | 37.054 | 36.806 | 39.000 |
Unione Sarda | 36.303 | 36.295 | 40.811 |
Il Mattino | 30.830 | 31.043 | 34.326 |
Nuova Sardegna | 32.783 | 32.762 | 35.490 |
L’Arena di Verona | 24.130 | 23.196 | 25.028 |
L’Eco di Bergamo | 22.959 | 22.553 | 24.525 |
Il Giornale di Vicenza | 21.786 | 21.258 | 23.436 |
La Gazzetta del Sud | 20.556 | 20.750 | 23.600 |
Il Piccolo | 20.694 | 20.670 | 22.256 |
Il Giornale di Brescia | 19.326 | 18.841 | 20.881 |
Gazzetta del Mezzogiorno | 18.790 | 18.968 | 20.533 |
La Provincia (Co-Lc-So) | 18.938 | 18.839 | 20.794 |
La Gazzetta di Parma | 17.860 | 17.549 | 19.419 |
Libertà | 18.392 | 18.288 | 19.228 |
Il Mattino di Padova | 17.644 | 17.735 | 18.998 |
Il Giornale di Sicilia | 14.164 | 14.400 | 17.985 |
La Gazzetta di Mantova | 17.054 | 16.966 | 17.921 |
La Sicilia | 15.524 | 15.881 | 17.309 |
Il Tempo | 14.466 | 14.387 | —– |
Corriere Adriatico | 13.221 | 13.280 | 10.738 |
La Provincia di Cremona | 12.951 | 12.874 | 14.167 |
L’Adige | 12.443 | 12.436 | 12.468 |
Il Centro | 12.023 | 12.155 | 13.440 |
La Provincia Pavese | 11.693 | 11.890 | 13.103 |
Alto Adige-Trentino | 10.701 | 10.991 | 12.714 |
La Tribuna di Treviso | 10.380 | 10.200 | 11.062 |
Nuovo Quotidiano di Puglia | 9.781 | 9.790 | 10.725 |
Corriere dell’Umbria | 9.668 | 9.457 | 10.775 |
La Nuova Venezia | 7.593 | 7.625 | 12.025 |
Antonio Masoni