Tempio Pausania, Dedicata a Tempio, una poesia di Fabio Strinati.

Tempio Pausania, 31 ago. 2018-

Ricevo una mail di Fabio Strinati,  poeta, artista visivo, compositore e fotografo con alle spalle diversi libri di cui alcuni sono stati tradotti anche in altre lingue: spagnolo e romeno.

Le parole del poeta fissano i contorni delle immagini del suo viaggio a Tempio, un incontro che ha segnato la sua anima sensibile, di artista che vive l’età della scoperta come se fosse il pane da mangiare ogni giorno. I suoni delle sue impressioni, coniugano perfettamente l’incontro di un epoca lontana con i suoi 35 anni attuali, svelandone le emozioni ricevute. Frasi espresse col tocco di chi la vita la accarezza e la rispetta nella sua bellezza. Ha talento Fabio, innamoratosi di un incontro con le pietre immortali dei nuraghi che descrive nel rispetto della loro eternità e della imperitura memoria.  

Fabio Strinati

Cenni biografici: Fabio Strinati, poeta, pianista e compositore, nasce a San Severino Marche il 19/01/1983 e vive ad Esanatoglia, un paesino della provincia di Macerata nelle Marche.
Fin da piccolo, dimostra una forte passione per la musica, grazie anche al padre che gli fa ascoltare ogni giorno dischi di musica rock (Pink Floyd, Dire Straits, Led Zeppelin) rimanendone folgorato. Con il tempo, la passione cresce sempre di più, tanto che un giorno gli viene regalata una tastiera della Roland, dove il giovane Fabio ci si dedica in maniera continuativa e da autodidatta.

 

 

 

TEMPIO PAUSANIA

Sembra un mondo diverso

e nel tempo perpetuo

il nuraghe Maiori

che assomiglia a un organismo

d’altitudine l’inverno fresco

che deposita sostanze

abituate al suono che del silenzio

si nutre in un gonfiore d’anima.

Sembra un colore in movimento

un pensiero nel vento

il nuraghe Izzana che in solitudine

sviscera un lamento dai contorni strani

e quell’affaticarsi del tempo

che vive di ricordi come simboli e respiri

incontaminati dall’eterno; tutto vive

oltre i confini della memoria,

al di là di uno sguardo inabissato

dietro l’orizzonte solitario che narra di una storia

scritta e cantata, dietro la scia di una campana

palpitante.

 

FABIO STRINATI

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