Tempio Pausania, Dei 2 letti di terapia semi intensiva? Nemmeno l’ombra!

Tempio Pausania, 19 gen. 2019-

Lo avevo anticipato e ne avevo parlato col sindaco Biancareddu che quanto riportato nel comunicato dei sindaci dell’Unione dei Comuni, dove si gioiva del raggiungimento dell’80% dei punti inerenti la vertenza sanitaria, non corrispondeva alla realtà dei fatti.

La visita della polizia locale ha infatti confermato che di quei due posti non esiste traccia.

Ciò che rappresenta una sorpresa per tanti, compresi i sindaci, non lo è per me e per tutto il presidio di occupazione Abali Basta che avevamo già avuto la certezza che quanto dichiarato nella nota del 14 gennaio, a firma Direzione Sanitaria ASSL, non era corrispondente alla verità.

 Con questo articolo, che ovviamente era stato da me anticipato sul blog, il giornalista accoglie la sconfortante presa d’atto del sindaco di Tempio che quel verbale dell’Unione dei Comuni, dove si era soddisfatti dei risultati raggiunti, in realtà era latente delle conoscenze sui quei due posti che il presidio aveva già accertato.

Il concorso dei primi cittadini, a cui va il merito di tenere duro, di sostenere la causa sino in fondo, ha dunque avuto un cambio di rotta. Non esistono i posti di terapia S.I., non esiste più la Ginecologia e di riflesso non esisterà il punto nascite. Era chiaro dal primo documento, compreso quello della prefettura, che Arru e Moirano giocavano a prendere tempo, parlare e promettere e , come scritto ieri, anche prendere per il sedere i sindaci stessi.

Ora ci sono altre strade e altre soluzioni, per raggiungere un obiettivo comune, bisogna percorrerle insieme con giudizio e non inveendo sui social contro questo e quello. 

La saggezza della continuazione della lotta impone criterio e raziocinio, per non disperdere un lavoro di 100 giorni che è stato d’esempio per il territorio e per evitare la sua totale emarginazione dal contesto sanitario della Sardegna.

Antonio Masoni

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