Tempio Pausania, Disagio per una paziente in dimissione per mancanza di mezzi della Protezione Civile. Roberto Cossu “Le cose non stanno proprio così”.

Tempio Pausania, 16 feb. 2018-

Ricevo e pubblico una mail di una signora di Tempio che lamenta un disagio. La lettera, spogliata di accenni non perfettamente consoni allo scopo stesso della missiva, è questa.

“Gentile Antonio  Masoni   seguo sempre Gallura News e le faccio i miei complimenti perché  lei pubblica quelli che sono i disservizi e non solo, le scrivo e spero venga pubblicato per protestare contro  la  Protezione Civile  Alta Gallura  Tempio per il disagio creato durante tutto il periodo di carnevale nei confronti di chi necessitava dei loro servizi.

Le scrivo perché è capitato ad una mia parente di aver avuto necessità dell’ambulanza per una dimissione e recandosi presso la loro sede veniva presa a voci da una volontaria  in quanto non facevano trasporti perché   erano impegnati nel carnevale e pertanto di arrangiarsi…. ( qui viene inserito il sentito dire e ho omesso il contenuto). Mi domando come mai queste persone che esistono  in altri posti, lasciano perdere tutto pur di portare a casa i pazienti e mi creda lo fanno con il cuore….. (altra nota omessa per mancanza di prove)

Posso solo dire che chi è  malato ha diritto a non sentirsi dire “E’  carnevale, non lo posso portare a casa” anche perché siamo venuti a sapere (omesso per il sentito dire che non è una prova). FORSE I NOSTRI SOLDI NON SONO UGUALI O NON BASTAVANO? VERGOGNATEVI.

La ringrazio se vuole pubblicarlo tenendo conto  che vorrei essere in ANONIMO grazie”.

Il testo, come detto con alcuni omissis necessari perché non si pubblica qualcosa per sentito dire né vale, come prova, una propria convinzione personale. La scelta di non pubblicarla integralmente è solo mia e la faccio per tutelare la persona che mi ha inviato questo testo.

Per questa ragione, e per dare chiarezza a quanto avvenuto, sono stato nella sede della Protezione Civile per parlare col Presidente Roberto Cossu il quale, nonostante mi abbia anche invitato a pubblicare la lettera senza le omissioni, ci ha rilasciato una esaustiva dichiarazione che vi riporto, riservandosi di fare le verifiche sul trattamento scortese che una addetta dell’associazione avrebbe riservato alla persona recatasi presso i loro uffici.

” L’associazione Protezione Civile Alta Gallura, in determinati periodi, come può essere il carnevale, ma anche in altre situazioni, si ritrova super impegnata con le proprie risorse umane e con i mezzi e non può garantire determinati trasporti, come nel caso della signora. Quando accade qualcosa di simile, e non ho dubbi che sia accaduto e sia stato pertanto registrato nel nostro protocollo, si da normalmente un riferimento alternativo al nostro. Cioè un’altra associazione che sia disponibile o, come nel caso di dimissione dall’ospedale, viene spostato l’orario o al più nel giorno successivo in modo da garantire il servizio. Nel caso in esame, era Carnevale e il servizio di trasporto diviene un vero problema perché l’autoambulanza prende servizio alle 14.00 e smonta alla mezzanotte. In merito alle risposte scortesi verificheremo quanto successo”

Roberto Cossu, e l’associazione sono veramente oberati di lavoro e spesso sono salti mortali per garantire la loro operatività a 360°.

“Attualmente si ha a disposizione un’autoambulanza per i trasporti a Tempio e anche fuori Tempio. Un’altra più piccola, non è nelle migliori condizioni di uso ma viene utilizzata solo in casi estremi e non derogabili. Queste due sono adibite esclusivamente al trasporto. Per quanto riguarda il 118, ci sono invece 2 mezzi normalmente. Per il Carnevale, avendo previsioni di rischio maggiori, ce n’erano ben 6, rispondendo alle disposizioni della nuova normativa di legge che si basa sul numero delle persone presunte che sarebbero accorse. La previsione viene fatta sulla base degli anni precedenti e risulta attendibile. Di conseguenza quello era il numero previsto per l’evento recente del Carnevale. Il Piano di rischio, dunque, prevedeva 6 autoambulanze e un certo numero di personale a terra. Questa ultima cosa è stata anche contestata. Mi spiego meglio. Il personale dell’autoambulanza usa la divisa arancione, quello a terra della protezione Civile la divisa giallo-blu. Nelle sfilate c’erano entrambe con la stessa scritta dell’associazione. Le persone con la divisa giallo-blu erano tutte collegate via radio con le autoambulanze, attraverso apparati radio dati alla Protezione Civile per concessione ministeriale. Tutte le 6 autoambulanze erano collegate tra di loro e col personale a terra che, all’occorrenza, dava supporto al servizio sanitario delle autoambulanze. In caso di intervento, infatti, di un’autoambulanza all’interno della sfilata, tutto il personale a terra confluiva dove era presente l’autoambulanza stessa. Questa cosa si vede ogni tanto, quando serve l’intervento sanitario, che il personale a terra sia di aiuto per caricare o per interventi di sicurezza. Quest’anno, come si sarà notato, era presente anche un servizio di sicurezza, così come i VVFF con cui si collabora quando serve.”

Prosegue il resoconto di Roberto che, a mia domanda, risponde giusto per dare anche qualche numero sul servizio svolto dalla protezione Civile di Tempio.

” Siamo una settantina di persone operative, qualificate con corsi di formazione obbligatori. In associazione sono iscritte oltre 100 persone. Esiste un registro regionale di P.C. su una piattaforma regionale fatta ad hoc la zeroG. Tutti i comuni, la Forestale, ecc. dove vengono inseriti tutti i dati, compresi i volontari operativi. Al momento che si effettuano i corsi o si svolge attività, la Regione verifica che i volontari che intervengono nelle emergenze, siano inseriti nei corsi. Il registro contiene, nel nostro caso, il numero effettivo degli operativi. Il 118  ci richiede semestralmente il registro dei soci che siano effettivamente formati dai corsi specifici. Ogni intervento effettuato richiede il nominativo delle persone che sono intervenute e, in tempo reale, viene verificato dalla regione se quelle persone intervenute abbiano svolto i corsi necessari all’intervento. Da questo non si scappa, le persone sono formate e devono essere formate e devono avere i corsi adeguati per svolgere il lavoro”

Un lavoro imponente, ne ho avuto riscontro anche dai dati del 2017 dell’associazione Prot, Civile Alta Gallura che vi mostro in questa foto.

Da tutto questo si evincono fatti di sostanza reale che mostrano l’attività di un’associazione di volontariato dove i soldi non servono a pagare le prestazioni ma per il fabbisogno interno dell’associazione. Per quanto attiene invece alla lettera, daremo riscontro della verifica interna all’associazione sull’eventuale scortesia usata ma quanto riportato, attraverso la testimonianza del presidente, si giustifica un diniego forzato con la situazione contingente al Carnevale e quindi l’uso del mezzo per le dimissioni del paziente. Da quanto risulta, lo stesso è stato effettuato il giorno seguente, così come ci ha spiegato  Cossu nella sua risposta alla lettera.

Antonio Masoni

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