Tempio Pausania, Una donna di rara dolcezza, una bella persona, Graziella.

Tempio Pausania, 1 feb. 2018-

Conobbi Maria Grazia Pittalis tanti e tanti anni fa, ero ed era giovane quando la sua famiglia, la madre, scomparsa circa 1 anno fa, con Anna Maria e Mario, presero in affitto una casa di proprietà della mia famiglia.

” Una maestra piuttosto vera, – scrive Tiziana Usai – piuttosto umana, una persona gentile lascia inaspettatamente questo mondo, lasciandoci tutti un po’ orfani, un po’ più poveri, più tristi. Tutti lì a chiederci: perché tu? In questo mondo non abbiamo risposte di consolo, possiamo solo accettare che talvolta anche le piccole grandi anime che abbiamo vicino, anche quelle a cui vogliamo bene, se ne vadano in silenzio portandosi via corpo e anima e lasciandoci i ricordi come immagini, come suoni nella memoria.

Mi ritrovo in queste parole, perché lei era gentile, sempre pacata e sobria, quando ci scambiavi qualche parola o avevi modo di capirne la profondità mentre leggeva in pubblico. L’ultima volta che la vidi in questa veste fu alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Amelia Pericu e Maria Grazia Pittalis durante la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Anche quel 26 novembre nella libreria che la vide sempre attiva, ora Bardamù, prima Max ’88, diede prova delle sue spiccate qualità nel leggere ed interpretare alcuni brani che trattavano di un tema vitale in questo pianeta violento e feroce. Si sapeva muovere a suo agio in alcuni contesti, dove è essenziale conoscere per entrare dentro la psicologia di chi subisce violenze.

Graziella o Maria Grazia, mancherà a tutti, perché era presenza di tanti eventi culturali di questa città, quelli che la Libreria organizzava, dal premio Letterario Carta d’Annata al Faber, e quando c’era lei il risultato di ascoltare o assistere a avvenimenti che marchiano cuore e testa, era certo. 54 anni sono pochi per lasciare questo mondo, diventano nulla a pensare a quanto si ha ancora da fare e da dire.

Un sorriso, con quegli occhi stretti e sottili, che era la conferma di quel che è l’anima di una donna semplice, che aveva riversato nel suo lavoro di maestra elementare coi suoi alunni, che forse non sanno di aver perduto un riferimento importante nella loro crescita.

Oggi, nel primo pomeriggio una crisi cardiaca improvvisa, un viaggio verso Olbia, esami per accertarsi dello stato di un cuore che aveva dato segnali di sofferenza e una morte che ha lasciato tutti senza parole.

“…i ricordi come immagini, come suoni nella memoria.

Mancherai Graziella, e tanto.

Antonio Masoni

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