Tempio Pausania, Emotività, Respirazione, Meditazione, di Sergio Todesco. Rubrica Ben Essere

Tempio Pausania, 9 mag. 2016-

EMOTIVITA’, RESPIRAZIONE, MEDITAZIONE

 Il respiro, da un punto di vista neurofisiologico, può essere paragonato alla testa di uno spillo a livello del bulbo (centri regolatori del respiro), mentre da un punto di vista olistico interessa ogni dimensione dell’ uomo: non vi è cellula che non viva in presenza di ossigeno, e lo stesso vale per qualsiasi reazione chimica all’interno dell’organismo.

Il respiro coinvolge 144 articolazioni diverse e quando è limitato, inibito fra l’altro per la gestione dell’emotività, può interferire con le relative libertà articolari e quindi sul movimento.

Quando poi trattasi delle articolazioni della colonna vertebrale (oltre il 60% di tutte le art.), si può ben comprendere come una loro limitazione o alterazione strutturale, vada a influire sulla conduzione nervosa a carico dei nervi spinali o radicolari.

Si tenga ben conto che coi nervi spinali costituiscono anastomosi (interazione), le fibre postgangliari del sistema simpatico attraverso le due catene simpatiche paravertebrali (i nervi simpatici originano a livello midollare nei segmenti compresi tra la vertebre T1 ed L2, e si portano alla catena simpatica per poi raggiungere i tessuti e gli organi bersaglio). Le fibre parasimpatiche lasciano il Sistema Nervoso Centrale tramite numerosi nervi cranici (12) e tramite il primo, il secondo, il terzo e il quarto nervo spinale sacrale”. Trattasi delle diramazioni nervose interessate nella somatizzazione.

Da qui l’importanza che la più o meno buona conduzione nervosa ha sul più o meno buon funzionamento di organi e sistemi.

Non è un caso che i punti Shu dell’energetica cinese (Zen-Shiatsu), corrispondano ai punti di emergenza spinale, simpatica e parasimpatica.

Questo spiega in parte, come la stimolazione di questi punti con la pratica dello Shiatsu e dell’Agopuntura, sia non solo biomeccanica, ma sopratutto riflessogena, antalgica e bioenergetica.

Obiettivi comuni a questo tipo di approccio si riscontrano nell’attenzione riservata alla respirazione nelle pratiche meditative:

nella posizione del loto, con la schiena diritta, ci si abbandona al respiro profondo liberandosi da pensieri e scorie emozionali, nutrendosi con generosità, del Qi del cielo e della madre terra (respirazione consapevole).

La visualizzazione della colonna in posizione eretta porta a un riequilibrio inconscio delle funzioni neurovegetative e statico-dinamiche (la spina dorsale è strettamente interconnessa con l’ equilibrio Simpatico-Parasimpatico e funzionale, e offre un valido supporto al diaframma, dove essa rappresenta un punto di inserzione per il grosso tendine che li collega (vertebre T12- L1- L2).

L’ abbandono al respiro induce al rilascio delle tensioni alla gola e ripristina il canale di comunicazione mente-cuore, per poi agire sui blocchi del diaframma e aprire il collegamento del cuore col centro dell’ energia, l’Hara: dantian inferiore, medio e superiore entrano in armonia (chakra-centri energetici) e diventano il presupposto per una progressiva espansione del corpo energetico fino alla fusione coi livelli eterei più sottili, spirituali.

Ora si tenga presente che gli atteggiamenti mentali vengono sostenuti a livello somatico da posture particolari.

Posture che vanno a minare l’ equilibrio delle curve fisiologiche della colonna vertebrale, dove queste curve (convesse-concave) rappresentano il pilastro di sostegno di organi e visceri contenuti nella gabbia toracica e nel torchio addominale.

La meditazione, quindi, coinvolge la colonna in una sana postura, agendo sulle tensioni della muscolatura paravertebrale responsabili della deviazioni sul piano frontale e longitudinale, e quant’altro.

Ho una schiena curiosa e simpatica che ha risposto alle varie vicissitudini con inclinazioni e curve all’apparenza patologiche e spesso accompagnate da sintomatologia dolorosa, fino ad arrivare alla degenerazione cronica.

Ebbene, la meditazione è risultata essere per me, un metodo privilegiato di riadeguamento e riassetto vertebrale.

Purtroppo il dolore vertebrale è spesso considerato come qualcosa di ineluttabile, il cui esito invalidante è garantito; tale sensazione si riflette maggiormente in quegli individui che manifestano pertanto una rassegnata passività nei riguardi delle sindromi algiche vertebrali croniche, o che al contrario, si rifugiano nella ricerca continua di rimedi farmacologici e magici, peggiorando la loro condizione psichica e fisica.

Il ruolo del pensiero nel determinismo delle problematiche vertebrali, sta assumendo maggiore importanza, evidenziandosi sempre di più un aumento delle cause di natura funzionale.

L’apparato muscolo-articolare rappresenta uno degli obiettivi preferenziali della somatizzazione ansiosa e di tutta la sfera emotiva in genere.

Effetti della somatizzazione sono le contratture persistenti e il dolore cronico.

L’ intensità e il carattere spettacolare di questi sintomi fanno parte della conversione emotiva che esula dal controllo della volontà.

E’ importante sottolineare, ancora una volta, che a causa della sedentarietà e dei ritmi forsennati di vita cui siamo chiamati dalle esigenze sociali, le occasioni di respirare profondamente e incamerare una quantità considerevole di ossigeno sono notevolmente diminuite.

Quando la quantità totale di ossigeno nel corpo inizia a diminuire, il corpo riduce il rifornimento di ossigeno a quelle parti non assolutamente necessarie alla sopravvivenza, al fine di garantirne la scorta agli organi vitali: le tensioni croniche sono caratterizzate da scarsa irrorazione sanguigna e scarsa ossigenazione.

Ora, se al piacere del riequilibrio del respiro e dell’ espansione della coscienza si aggiunge la funzione riequilibratice del rachide, non si può fare a meno di pensare di proporre la Meditazione come via elettiva per il riequilibrio totale dell’individuo, a livello energetico, funzionale, strutturale, mentale, emotivo, spirituale.

 P.S. Ho cercato di minimizzare l’uso di termini tecnici e propongo approfondimenti nei prossimi giorni sempre su “Ben-essere” in Galluranews .

 Sergio Todesco

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