Tempio Pausania, 27 settembre 2014-
Ne avevamo parlato qualche settimana fa in un articolo “di opinione”, tenendo celate le persone coinvolte in un goffo tentativo di diffamazione a danno di un serio professionista tempiese accusato di una storia gay, di abbandono della moglie sino alla “fuga” con un altro uomo.
Il diffamato ha perso la pazienza e si è rivolto, come appariva scontato, alla Procura sporgendo querela.
Le indagini, subito iniziate, hanno portato all’individuazione di alcune persone che pare abbiano contribuito ad allargare la catena delle calunnie, sino ad una “mai avvenuta” rottura coniugale. La vicenda, come naturale, sta arrivando alla sua fine e tutte le persone che hanno mostrato il giusto e doveroso sdegno per questa “mancata querelle” vorrebbero che presto vengano scoperti i nomi dei primi diffamatori.
Resta la certezza che il troppo tempo da perdere di alcuni individui o il desiderio di vedere persone inappuntabili coinvolte in qualche scandalo, abbia un qualche nesso con la vita della persona diffamata. Il nostro pensiero resta lo stesso dell’articolo precedente. Non diamo mai adito a queste chiacchiere, rispediamo al mittente le maldicenze e mai accettare di essere una di quelle maglie arrugginite di una calunnia.
La città chiede la verità e i nomi di questa specie di persone che non meritano solo la nostra indifferenza bensì il nostro disprezzo assoluto.
