Tempio Pausania, 25 nov. 2017-
Affrontare con animo sereno la vicenda COEMM non è semplice, ci vuole molta pacatezza e districarsi dalle avversioni normali per il malaffare, provando a ragionare sulle conseguenze in tutte quelle persone emotivamente fragili, speranzose della sua riuscita al punto di avergli affidato il proprio futuro. Uno direbbe, “non se ne esce”, perché la rete ha intrappolato dentro le sue fauci tantissimi convinti, addirittura anche senza quel ritorno in denaro che ci doveva essere, ma altrettanti poveri disperati che quel rimborso lo aspettano ancora, come ultima spiaggia. Questi ultimi sono quelli maggiormente indiziati di subirne conseguenze drammatiche, immersi nel viavai di notizie altalenanti, fuorvianti, illusorie, ma soprattutto senza seguito alcuno. Ieri sera, essendo iscritto ad un blog di opinioni e confronto che raccoglie ogni giorno decine di testimonianze su questa storia, mi sono imbattuto in alcune frasi che mi hanno letteralmente scioccato. Frasi pregne di sofferenza, di gente che sta dentro e che si fa coraggio una con l’altra, attratte dagli scopi del progetto ma dissuasi da quelle finalità iniziali che a cascata vengono riproposte dagli ideatori, a seconda degli umori, dopo aver visto e analizzato la dicotomia che sta investendo quasi tutti i rimasti tra ciò che doveva essere e l’incertezza che invece si sta palesando.
Loro, dicono che scrivo falsità, che ho qualche conto sospeso con qualcuno, che sono ignorante e non riesco a capire l’essenza del progetto, Beh, questa cosa è in parte vera, nel senso che non posso minimamente accettare che una presa in giro colossale come questa, possa essere ancora portata a termine senza che ci si approcci criticamente, semplicemente basandosi su dati reali. Ieri ho scritto questo:
Io pensavo di aver visto di tutto, di aver letto quasi ogni giorno assurdità sui social al limite dell’indecenza, ho attaccato persone e fatti che rispetto a queste/i del COEMM erano meritori di stima. Ho scritto…”pensavo”! Invece non è così, qui non si cade più dalle nuvole, si veleggia in mari di serenase e valium uniti da una inossidabile ignoranza. Questo nuovo ostentatore di bufale un tot al quintale, è riuscito in un’impresa epica, ha sconfitto in un colpo solo la capacità critica delle persone senza muovere la loro mente. Un gioco da ragazzi quando ci si imbatte in pubblico non baciato da sapienza minima, ma difficile quando hai a che fare con un cervello che abbia una DMS (dose minima sufficiente, giusto per usare acronimi di sarliana memoria) di intelligenza. Impossibile che siano tutti stupidi! I danni negli incalliti seguaci saranno enormi, come mi ha confermato uno piscoterapeuta eccellente, e andranno al minimo da una forma di depressione sino alla perdita della volontà e al desiderio di uccidersi. Siamo in un campo minato, da un lato esiste la circonvenzione di incapaci, dall’altra la coercizione mentale usata a fini apparentemente etici ma in realtà illusori e fanatici finalizzati alla creazione di un esercito di ebeti che sognano il riscatto. Sono allibito, ripeto. Pensavo che non si potesse arrivare a tanto ma aver letto quei post prima mi ha sconvolto. Non ho voglia di riderci sopra, io piango sui destini di tanta povera gente portata ad un sicuro oscurantismo mentale. Fermiamo questa atrocità prima che si debbano contare i suicidi. Pessimista come non mai.
La paura emersa ieri, miscuglio di ansie varie per la sorte di tanti, il venire a sapere che già ci sia stato un suicidio a causa di questo mancato ritorno economico ed un altro tentato, sviato all’ultimo, non mi accende di serenità o di veemenza per deridere e sottovalutare, qui non si mette a rischio un progetto fasullo, qui si sta giocando con la vita della gente. Chi mi conosce sa che alcune derive sociali della povertà e della feroce situazione economica che sembra non interessare chi governa, sia in Italia che a Bruxelles, pianificata per portare la gente allo stremo e chiedere ancora più Europa per salvare le cose, sono temi che affronto, sena velleità di sorta, ma consapevole che per una causa giusta bisogna sempre battersi, sia essa politica o sociale, che abbia rilevanza per il bene comune o che disturbi chi invece ne ostacola la realizzazione.
Questa storia deve essere oggetto di indagini scrupolose e attente per queste possibili e tragiche conseguenze che, a vederla positivamente forse non comporteranno altri epiloghi di morte, ma se dovesse assumere una valenza drammatica, non si può determinare a priori quante e quali saranno le persone colpite. I risvolti psicologici, che ogni tanto affiorano in qualcuno che vuole discuterne con me, qualche esiliato e uscito fuori per sua volontà, mi confermano che qui non è solo un affare sporco da un punto di vista finanziario ma ancor più lo è per le sue ricadute nella psiche dei più fragili, ignoranti, affamati e poveri, e credetemi sono tantissimi.
La falsificazione costante e l’approccio stile Scientology, per molti versi assai simile nei meccanismi, la deriva da psicosetta del progetto che deve fidelizzare a tutti i costi, che deve insegnare a platee non pronte, né spesso interessate, temi che vengono sbattuti nella testa senza un’adeguata informazione di base, fanno di questi personaggi una pericolosa selezione di inquietanti protagonisti, alcuni sospesi dall’albo dei medici, altri condannati per frode, altri ancora abusivi di professioni che lavorano sulla mente, tutti assertori di quella controinformazione ( la seguo con attenzione pure io) che viene propinata a valanga come un mantra stupefacente. Tutti a impartire lezioni senza contraddittorio, senza che venga permessa la partecipazione tra i relatori di qualcuno che non la veda allo stesso modo. Informazione pilotata, pensiero unico, spesso false notizie su cose realizzate, stile nazista, per pubblico che deve solo ascoltare e applaudire….e pagare.
A me non importa niente di loro, se fanno soldi o no, se inventano storielle, se hanno altri scopi, se dietro c’è il partito politico, a me interessa che una persona ha già deciso che il suo fallimento doveva essere concluso con la morte, che un altro ci abbia provato. E che altri seguiranno lo stesso esempio. E non mi vengano a dire che queste sono minchiate, per favore o che non ci abbia capito nulla.
E poi…..Siamo sicuri che finisca qui?
Antonio Masoni