Tempio Pausania, i meccanismi del funzionamento della spesa pubblica. Per capire meglio la terminologia dell’economia. A cura di Antonello Loriga.

Tempio Pausania, 29 settembre 2014-

antonello loriga

Prima di inoltrarci in questo argomento, sarebbe necessario capire il senso di alcuni termini che spesso vengono interpretati in modo errato. Cominciamo con il concetto di Stato visto che hanno tolto dalle scuole l’ora relativa all’insegnamento di educazione civica e quindi si è perso questo significato. Cominciamo con il chiarire che lo stato è un ente giuridico che parla ai propri cittadini attraverso la propria legge cioè la Costituzione. I cittadini non sono lo Stato, lo stato è al di sopra di ogni cosa altrimenti i cittadini potrebbero fare leggi, creare moneta e dunque sostituirsi allo Stato. I cittadini si potrebbero considerare al massimo come i sudditi liberi dello stato. Chiarito questo aspetto fondamentale, iniziamo il nostro percorso facendo subito una distinzione tra Stato a moneta sovrana e Stato a moneta non sovrana.

Cominciamo con lo stato a moneta sovrana come era esattamente l’Italia  quando aveva la lira.

Prendiamo confidenza con alcuni termini che spesso fanno perdere la logica del discorso

DEFICIT DI BILANCIO

PAREGGIO DI BILANCIO

SURPLUSS DI BILANCIO

Qual è il significato di questi termini?

La parola Deficit assume due aspetti differenti se considerato per uno stato e considerato per un’azienda in quanto il deficit di uno stato costituisce  l’evento più bello che può capitare al settore paese costituito da cittadini e aziende perché il deficit di uno stato è SEMPRE  la ricchezza omogenea di cittadini e aziende cioè il denaro che lo stato spende per produrre infrastrutture, beni e servizi . Come avviene questo? Semplicemente emettendo moneta che lo stato può creare da nulla e darla ai propri cittadini in cambio del loro lavoro. Dunque se lo stato spende 100 monete per costruire una scuola significa che nell’atto della sua spesa pubblica pagherà ai cittadini che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera il compenso pattuito inizialmente. Fatto questo lo stato dopo dovrà tassare coloro che hanno guadagnato dalla costruzione della scuola, supponiamo che lo stato tassi per 20 monete, quindi se consideriamo che 100 monete sono la spesa pubblica e 20 monete sono le tasse allora 100- 20 = 80 ossia il deficit ,come vedete questo deficit è una cosa bellissima perché costituisce la ricchezza di tutti quei lavoratori che hanno collaborato alla costruzione della  scuola. Lo stato non dovrà mai ripagare il deficit perché lo ha creato emettendo la propria moneta dal nulla. Da questo discorso elementare si intuisce facilmente che tutte le volte che lo stato nell’atto della sua spesa pubblica fa un deficit di bilancio la ricchezza del paese è aumentata ed è aumentata in modo uniforme. Ricordate sempre che maggiore è la spesa pubblica  maggiore è il suo deficit, maggiore sarà la ricchezza di cittadini e aziende. Dunque il deficit di uno stato a moneta sovrana deve essere considerato come la più bella cosa che può capitare  ai cittadini di quello Stato. Solo se lo stato è in deficit il paese cresce. Semplice no!!! Invece usano questa parola per descrivere qualcosa di molto brutto. Ovviamente, se un ‘azienda privata è in deficit le cose sono completamente diverse perché questa non può emettere moneta per rimettere a posto i propri conti, dunque  questo deficit è una brutta cosa per l’azienda. Ricordate sempre:se lo stato spende più di quanto tassa, il cittadino incassa”. Pertanto ricordate che è lo Stato il creatore della ricchezza dei cittadini e per quanto vi può sembrare assurdo, questo lo fa creando servizi e infrastrutture che rendono eccellenti le condizioni di vita della sua società .Quella stessa società dove ogni cittadino può sviluppare al meglio il proprio talento e le sue passioni per farla progredire sempre di più nella sua eccellenza. Per fare questo è fondamentale ripristinare  il vero concetto di Stato, che in tutti i modi si sta cercando di far apparire come deleterio e nemico della società. Le elitè  stanno facendo in modo di insinuare nel pensiero collettivo che lo Stato è cattivo e irresponsabile mentre in realtà sono i governi da loro controllati i veri irresponsabili che rispondendo a direttive che provengono dai burocrati di Bruxelles, e precisamente da una commissione eletta da nessuno, mettono in essere leggi che hanno l’esclusivo scopo di danneggiare la società e minarne le proprie fondamenta cioè il lavoro e i diritti acquisiti.

 Solo riconquistando la nostra creatura che si chiama MONETA SOVRANA possiamo ripristinare lo Stato  e la legalità perché senza di essa lo stesso non ha ragione di esistere. E’ morto…come morta sarà presto la sua società.

Abbiamo visto che cosa costituisce il deficit di bilancio nella spesa pubblica di uno Stato a moneta sovrana, vediamo adesso che cosa rappresenta invece il pareggio di bilancio.

Il pareggio di bilancio , termine bruttissimo che può comparire nell’atto della spesa pubblica  è stato addirittura inserito in Costituzione dal governo Monti, oggi l’Italia deve fare  il pareggio di bilancio. Consideriamo per il momento di trovarci un uno stato sovrano e di capire che cosa succede quando si fa il pareggio di bilancio da un punto di vista macroeconomico. Faccio un esempio, se lo stato decide di costruire la stessa scuola dell’esempio precedente e stanzia 100 monete per la sua realizzazione se deve fare il pareggio di bilancio che cosa succede? Semplice lo stato spende le 100 monete e tassa i cittadini per 100 monete questo significa che ai lavoratori non è rimasto niente, il paese non è cresciuto, il PIL  è rimasto a zero. Dunque che senso ha per lo stato sovrano fare il pareggio di bilancio se il suo unico scopo è quello di arricchire e dare benessere  a cittadini e aziende? Pensateci……

Il surpluss di bilancio invece è la cosa peggiore che può capitare ad uno stato perché se consideriamo l’esempio della scuola  lo stato che spende 100 monete per la sua realizzazione e tassa per 120 monete determina  l’aggressione verso il risparmio dei cittadini e il paese decresce cioè PIL negativo. Situazione questa che in realtà non dovrebbe mai verificarsi in quanto come abbiamo spiegato lo stato non è un’azienda, non deve fare profitti ma deve pensare solo al benessere della sua collettività. Inoltre sfatiamo anche un altro mito ossia che; le tasse non finanziano mai la spesa pubblica, come ho spiegato negli articoli precedenti ,ossia voi pagando le tasse non avete mai pagato una pensione, una strada, un scuola, uno stipendio di un insegnante niente di niente perché uno stato sovrano emette la sua moneta dal nulla e finanzia la spesa pubblica, dimenticate le stupidaggini che vi hanno sempre raccontato.

Di seguito vi racconterò i principi di funzionamento della spesa pubblica in uno stato a moneta non sovrana come è oggi l’Italia con l’euro.

Oggi l’unico ente che può emettere la moneta  all’interno dei paesi che usano l’euro è la Banca centrale Europea (BCE). Dietro la BCE non c’è uno Stato o una unione di stati c’è una commissione che la controlla, solo che i propri esponenti non sono stati eletti da nessun cittadino europeo pertanto questa banca non risponde a nessun parlamento visto che di fatto il parlamento europeo non può fare nessuna legge. In seguito ad una serie di trattati internazionali che sono stati firmati da Maastricht a Lisbona , la BCE non può dare il denaro ai vari stati dell’unione europea in modo diretto  ma i governi sono costretti a procurarsi gli euro sui mercati di capitale privati( banche, assicurazioni, fondi ecc ecc) e devono trattare il tasso di interesse a cui questi mercati presteranno il loro denaro. Lo stato per fare questo venderà loro dei titoli che sono delle promesse di pagamento e allo scadere degli stessi lo stato dovrà restituire sia il valore nominale richiesto sia gli interessi contrattati , dunque se lo stato ha chiesto 100 euro al tasso del 5 % alla fine dovrà restituire 105 euro. Questo significa che lo stato si è ridotto allo stesso modo di un comune cittadino che per comprarsi l’auto deve andare in banca e accendere un mutuo. Così fa oggi lo stato per finanziare la spesa pubblica. In questo modo però lo stato che ha  speso 100 euro per la propria spesa pubblica ne deve restituire 105, dunque oltre ad essere costretto a fare il pareggio di bilancio fa il surpluss di bilancio. Dove pensate che trovi i soldi per finanziare la spesa pubblica? Attraverso quella che viene definita la chemio tassazione dei cittadini. Come potete capire è matematicamente impossibile uscire da questo pantano senza uscire dall’euro e puntare i nostri risparmi non sulle attività speculative finanziaria ma reinvestendo nelle nostre aziende per farle crescere, ma senza l’intervento dello stato questo è impossibile. Come potete notare lo stato e la sua moneta non sono due entità nate a caso tanto per esistere, sono fondamentali , essenziali per la società .Se distruggete la Costituzione distruggerete lo stato distruggendo lo stato distruggereste la nostra società cioe’ noi.

La prossima volta tratterò un argomento relativo al pareggio di bilancio, dove vi dimostrerò che l’Italia fa il pareggio di bilancio dal 1992 quando aveva la propria moneta e per ben tre anni ha fatto il surpluss di bilancio, dopo ci si chiede come si è potuti cadere così in basso. 

Antonello Loriga

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