Tempio Pausania: in tempi di “bassa economia” accade che……

Tempio Pausania, 7 maggio 2014-

Esprimere giudizi è spesso disdicevole e contro ogni apparente logica di buon senso. Oggi però, alla luce di alcune considerazioni che mi sono fatto e che in tanti hanno pensato, mi chiedo perché alcuni fatti criminosi accaduti di recente non possano essere determinanti per giudicare sia l’episodio in sé e sia il perché a quell’episodio si sia arrivati.

Due sono i miei parametri di valutazione su quanto accaduto nel recente episodio di cronaca riguardante il tentativo di scassinare una slot machine di un circolo privato per prelevarne il contenuto, circa 1500 euro, da parte dello stesso gestore del circolo.

Il primo obiettivo riguarda sicuramente lo stato di malessere persistente che caratterizza questi anni di bassa economia, da alcuni chiamata crisi quasi fosse una parola più accomodante e meno aggressiva, che porta a ricercare con operazioni delinquenziali ciò che in maniera lecita ed onesta non si può ottenere. L’utopia di un lavoro onesto e redditizio, non da morti di fame insomma, che consenta di mettere da parte questi continui e reiterati tentativi del “fai da te” per fare soldi. Certo non un bricolage (perché sempre di  delinquenza si tratta!) ma un crimine che dobbiamo considerare ad ampio spettro, come un antibiotico, vedendolo quasi fosse il solo rimedio al male inteso come miseria. Siamo pronti tutti a puntare l’indice verso chi commette crimini e sono d’accordo sostanzialmente su chi pensa che debbano essere perseguiti e condannati. Aprirei solo una finestra verso chi pensa che debbano anche essere evitati. Gli onesti cittadini sono arrivati allo stremo, subendo ogni genere di soprusi e di minacce della propria serenità. Ben venga anche la solidarietà degli amministratori sugli imprenditori che ne subiscono le conseguenze o verso i cittadini comuni che si vedono la casa defraudata della stessa propria intimità oltre che delle sostanze.

Ora vengo al secondo punto sostanziale della vicenda accaduta la notte del 1 maggio.

Il gestore, autore del furto, era un recidivo con precedenti penali sia a Tempio che a Sassari. Aprire un circolo privato è abbastanza semplice e comporta poche spese (qualche centinaio di euro), non richiede licenze perché trattasi di associazione che chiunque può costituire. Le bevande possono essere somministrate ai soli soci iscritti che sono quindi coloro che tengono in vita il circolo stesso.

Mi domando: ma prima di consentire che un personaggio con tale pedigree possa gestire un circolo privato non sarebbe meglio esaminare a fondo la vicenda e provare a chiedersi: “ Si, è giusto che tutti debbano lavorare ma prima non deve lavorare chi ha sempre avuto una vita onesta, ha pagato le tasse e si è comportato in maniera consona?”

Tant’è, e resta sia chiaro una mia opinione, che mi ritengo la persona più tollerante del pianeta, quella meno razzista e sempre pronta a dare una mano a chi non ha ricevuto sorrisi dalla vita ma solo sberle; però sono anche abbastanza nauseato da questa ininterrotta sequela di episodi che hanno nome e cognome e che continuano ad averli senza che si provi a toccare quel bottone e farli cessare, in maniera definitiva. Attenzione che in uno di questi episodi non succeda che il derubato si faccia giustizia da sé e che quindi la tinta da rosa pallido diventi improvvisamente rosso sangue!

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