Tempio Pausania, Quando la cronaca investe qualcuno, persino gli dei cadono a terra…e tutti a calpestarli

Tempio Pausania, 10 mar. 2017-

Molte volte mi sono soffermato su questo aspetto orrido della cronaca, quella incurante di chiunque (o quasi) ma sempre pronta e prona a saltare gli ostacoli quando si tratta di persone potenti e inviolabili. Ecco, oggi fa notizia scrivere del sindaco di Palau o del re delle lavanderie di Olbia, sorpresi in atti delinquenziali e quindi al pari dei peggiori delinquenti della terra, sottomessi alla gogna mediatica estesa anche al web. Per quanto mi riguarda, sono certo che se dovesse capitare a me qualcosa del genere, sarei io messo sulla croce e investito del dileggio e del vomito  pubblico, perché cittadino per cosi dire senza paraventi e senza alcuna protezione. Ma il cittadino presunto normale non bada a questo, è convinto che chiunque si venga a trovare con la mandibola sull’osso o magari, per un eccesso di gelosia, abbia provato a pedinare la ex consorte, sia sempre colpevole e come tale da perseguire.

Nessuno dei commentatori di queste notizie ha in mano elementi per giudicare ma, a leggere sui social, sembra che la verità sia già in tasca da sempre. Tutti giudici, anche se fino a ieri stavano rintanati nel loro guscio di noce senza essere mai venuti fuori ad osservare com’è realmente il mondo. La giustizia ha messo gli occhi addosso a qualcuno? Allora è per forza colpevole.

E giù i titoloni in questi giornalacci che bevono il sangue di tutte le vittime della cronaca infischiandosene se tutto sia vero, perché vero lo è per forza!.

Gli stessi titoli avrei sognato di vederli per gente poco comune, tipo i nostri politici che ci hanno buttato nelle fauci di un sistema malato e feroce, lo stesso che ci sta facendo patire le più atroci sofferenze. Il vero crimine sta proprio lì, in chi ci ha abbandonati su una barca in pieno oceano, nei rappresentanti dei governi degli ultimi 30 anni, quelli che hanno venduto la loro nazione agli speculatori dell’alta finanza. Mai una sola parola su questi crimini, mai un sollevamento che nasca dalle istituzioni che oggi si vedono segnate da fatterelli di cronaca locale, atti a distrarre e confondere.

MI auguro, come la maggior parte delle persone per bene e assennate, che chi si è visto ora toccato dalla cronaca, ne esca quanto prima perché sono convinto che una giustizia che funzioni al meglio, non può soffermarsi su queste inezie quando un popolo intero aspetta di essere istruito sul male vero di questa nazione, sulla impossibilità di noi tutti di opporci a chi sta disegnando a tavolino la nostra morte. Però so bene di essere un sognatore.

Certo, tra questi non c’è il sindaco di Palau né il re delle lavanderie.

Stamattina, ho incontrato un amico colpito da malasorte, segnato nel fisico da una tragedia che oggi si porta appresso con grande dignità e forza d’animo. Un passato burrascoso, con episodi di blanda criminalità, roba da ridere pensando a Monti, D’Alema, Napolitano, e Co.

“Sai una cosa – mi ha detto quasi piangente – io nella mia vita non ho mai fatto nulla di male, mai ucciso, mai rubato, mai offeso nessuno. Ho la coscienza a posto, eppure se si parla di me a tutti viene il mente la mia vita turbolenta.

Già, ho pensato io, in questa terra di pochi ma veri malfattori, chi poi alla fine paga sono proprio i pesci piccoli, incapaci spesso a saper nuotare nel mare tempestoso dello scherno generale.

Antonio Masoni

 

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