Tempio Pausania, La disabilità a scuola:” I diritti negati di chi frequenta una scuola e non ha sostegni adeguati”, scrive la sorella di un ragazzo di una scuola superiore.

Tempio Pausania, 11 ott. 2016-

Ci scrive un’accorata lettera la sorella di un ragazzo disabile che frequenta una scuola superiore della città. Un ragazzo che vede la sua presenza a scuola senza un’adeguata tutela didattica, intesa non certo come mero aiuto economico, ma proprio come assistenza scolastica ed educativa.

Come sempre, nel pieno rispetto della nostra missione che è quella di essere sempre al fianco della comunità tutta, specialmente per vicende che devono essere messe in luce affinché qualcuno se ne faccia carico, il blog è a disposizione di chiunque desideri segnalare ed evidenziare qualcosa di importante. Anche da questa amara vicenda, si evidenzia che non tutti sono uguali ma c’è sempre chi è più uguale di un altro. Della lettera omettiamo il nome della scrivente perchè non ha nessun rilievo ai fini di una tematica che è di interesse generale.

Ecco il testo integrale della lettera:

Gentilissimo signor Masoni, Le scrivo questa lettera a malincuore, amareggiata e colma di rabbia. Sono sorella di un ragazzino che frequenta una scuola superiore di Tempio affetto da disabilità e per questo titolare di una serie di diritti. Primo tra questi il diritto allo studio, al sostegno e all’assistenza educativa. Preciso, non abbiamo bisogno di baby sitter, i ragazzi diversamente abili devono essere aiutati ad affrontare un percorso didattico che tenga conto dei problemi che la vita ha riservato loro, non devono essere il rifugio per chi non ha lavoro! Mi ritrovo a constatare che purtroppo tali diritti non valgono per i nostri bambini/ ragazzi speciali che ad oggi non hanno ancora nè sostegno nè assistenza scolastica! Mi chiedo come mai la “buona scuola” tanto pubblicizzata, non pensi prima di tutto agli alunni con esigenze speciali, essendo essi più deboli e vulnerabili. Nessuno dà risposte, perciò ho deciso di scrivere questa lettera come uno sfogo, constatando con infinita tristezza che le persone più bisognose sono quelle più emarginate, abbandonate a se stesse proprio all’interno di quell’istituzione che, per prima, dovrebbe accoglierli e farli sentire partecipi di un meccanismo di straordinaria integrazione e inclusione. Il diritto alla scuola purtroppo non vale per i disabili che, ad oggi, sono specchio di un Italia che affonda nel mare dell’ingiustizia e del lassismo. Mi auguro con la presente che venga messo in risalto il problema di noi, famiglie “speciali”, affinché la scuola torni ad essere accessibile a tutti. Nel ringraziarla dell’attenzione le porgo i più cordiali saluti. Mi auguro che attraverso tutti i canali a sua disposizione lei possa dare ampio respiro a questo argomento, per qualsiasi domanda o dubbio resto a disposizione!

Buona giornata

(lettera firmata)

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