Tempio Pausania, La riforma del terzo settore non piace ma il mondo del volontariato non si arrende. Video intervista a Giampiero Farru, presidente regionale CSV Sardegna Solidale

Tempio Pausania, 8 nov.  2017-

Il mondo del volontariato del territorio si è dato appuntamento alla Casa del Fanciullo di Tempio per la presentazione della nuova legge che partirà dal 1 gennaio 2018 per ciò che attiene le nuove disposizioni che disciplineranno il cosiddetto terzo settore. Presente una rappresentanza di tutte le associazioni locali e del territorio, quanto mai attente a recepire i nuovi paradigmi di questa ennesima riforma strutturale che agirà in maniera radicale, snaturando di fatto i dettami di questo mondo di solidarietà forte esistente in Sardegna, con oltre 1500 associazioni, che hanno operato sino ad oggi col pieno sostegno della società civile e di quella delle istituzioni.

La platea molto partecipe all’incontro

Una legge che presenta diverse criticità, come ha sottolineato il Presidente Regionale CSV Sardegna Solidale, Giampiero Farru, e che ha espresso con la solita preparazione e chiarezza ad una platea attenta e  partecipe. Questa nuova legge non piace, penalizza le associazioni di volontariato, le obbliga a codici e regolamenti che mal si conciliano con tutti coloro, e sono davvero tantissimi, che dedicano il loro tempo ad aiutare il prossimo. Il terzo settore, dopo lo Stato e il Mercato, era fino ad oggi un mondo che funzionava e che viveva d’impegno, di finanziamenti pubblici e privati, ma da domani dovrà cercare esclusivamente quelli privati seguendo quelle logiche mercantilistiche e improntate al neoliberismo che sta minando dappertutto la nostra Italia in ambiti fondamentali come la Sanità.

Maria Luisa Sari, presidente sa.sol point Tempio (sin), Giampiero Farru e Katy Garofalo

“Non ci arrendiamo di sicuro – ha detto in sintesi Farru nell’intervista alla fine del video – e coinvolgeremo il mondo politico regionale e nazionale per adeguare quanto possibile questa legge alle diverse territorialità che non sono state nemmeno prese in considerazione”.

Scoramento e smarrimento nella affollata platea, dalla quale sono emerse alcune domande di preoccupazione. Nonostante oggi ci si debba adeguare ad impostazioni quasi aziendali, il volontariato non perde e non perderà la sua forza sociale e continuerà ad esistere con maggiore attenzione di prima a quanto prevede la legge.

Questo ha detto Tempio e il mondo del volontariato territoriale presente, questo diranno le altre sedi sarde che questo tour di illustrazione ha previsto, sino al 6 dicembre allorquando a Tramatza, nell’oristanese, si farà il punto di tutte le criticità emerse nei seminari di conoscenza della riforma e si proporranno istanze per migliorare quel che sino ad oggi era una delle poche cose che funzionavano in Sardegna.

Antonio Masoni

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