Tempio Pausania, La Torres lascia Tempio col ricordo di una città che la ama: “Tempio è meravigliosa”, le parole di alcuni giocatori e del Mister Pino Tortora.

Tempio Pausania, 8 ago. 2018-

Lo avevo programmato con l’addetto stampa Giulia Bardanzellu, le avevo chiesto di poter fare qualche domanda ai giocatori della Torres che venerdì lasceranno Tempio dopo questi intensi giorni di preparazione al Manconi. E’ stata una permanenza molto proficua, dal punto di vista atletico, ma anche da quello umano. Sassari e la sua squadra sono da sempre nel cuore dei tempiesi, con cui si condividono lo stesso spirito e passione per il calcio ma anche  molte affinità caratteriali con la gente del capoluogo turritano.

Ci siamo incontrati nella hall del New Petit Hotel, l’albergo che li ha ospitati durante questi giorni di ritiro, a due passi dal Viale della Fonte Nuova, ritrovo estivo dei tempiesi. Il gestore dell’Hotel ha voluto anche sottolineare quanto i ragazzi della Torres siano stati corretti, educati e molto simpatici, dal primo sino all’ultimo.

New Petit Hotel

Alcune domande ai giocatori mi hanno dato conferma che questo ritiro, che precede la seconda fase della preparazione a Bastia in Corsica, è stato anche divertente, immerso nel clima favorevole della città e non solo dal punto di vista meteorologico.

Tore Pinna, 43enne portiere di Sorso, la chioccia della squadra, che ha girato una buona fetta d’Italia con ben 3 promozioni in squadre di serie C e con alle spalle anche dei campionati di serie B (Grosseto, Salernitana e Pescara), è stato anche portiere del Tempio e qui ha tanti amici.  Così come Giacomo Demartis, il laterale d’attacco che tutti ricordano nella favolosa ascesa del Tempio alla C/2 della stagione 2006/2007 e lo scudetto della serie D prima che all’orizzonte si profilasse, nella stagione successiva, lo spettro del fallimento della società e, purtroppo, anche la non iscrizione al campionato professionistico.

Un campionato, quello del 2006-2007, che vide i galletti in testa sin dalle prime partite e concluso al primo posto, con la promozione in serie C2.
La Nuova Sardegna: Un passaggio che però non venne ratificato dai vertici della Figc: la federazione cancellò il Tempio dal campionato professionistico per l’accumulo di debiti e il mancato pagamento delle quote d’iscrizione.
Nel frattempo la Gima (una società di abbigliamento sportivo) e altri fornitori fecero ricorso al Tribunale per ottenere il pagamento delle fatture, sino alla dichiarazione di fallimento decretata ieri l’altro dal giudice.

Demartis ricorda l’entusiasmo della città, gli spalti sempre stracolmi, l’affetto della gente per lui e per tutti i giocatori di quell’annata trionfale, finita con la cancellazione della società. Percepisco il suo calore e la nostalgia nel ricordare quell’anno, colgo che tornando a Tempio ha rivisto quel tempo e il medesimo calore dei tempiesi anche verso la Torres. Il sentimento è condiviso anche dagli altri ospiti, dal fortissimo algherese Peana, a Tore Piga che giocò anche a Tempio e dal giovane Sarritzu cagliaritano ma già immerso nella dimensione della sua attuale blasonata società con cui dice di trovarsi a suo agio. E come dargli torto. La Torres ti fa sentire a casa, ti accoglie e sa apprezzarti, “l’attaccamento alla maglia che ho per la Torres – ci dice Tore Pinna – è qualcosa con cui nasci e col tempo non fa che crescere”. La Torres è così, la ami, ma sai di essere ricambiato.

L’allenatore della Torres, Pino Tortora

Anche il Mister Pino Tortora, calabrese con un passato da spauracchio delle difese avversarie, bomber di razza, allenatore di squadre giovanili importanti (Crotone), ha capito il clima che si respira a Sassari e sembra quasi un figlio adottivo della nostra isola, testardo e caparbio come siamo i sardi, ma con la serietà dell’allenatore che sa dove vuole arrivare e coltiva le giuste ambizioni per riuscirci.

In ciascuno di loro ho letto la voglia di far bene a Sassari. Mostrano un forte legame con la maglia che indossano e sono consapevoli di avere una forte responsabilità. Tutti sono entusiasti di Tempio città, lo dicono perché lo pensano anche, qui sono stati bene, lo intuisci in alcuni di loro che hanno anche giocato da noi. La società turritana ha anche ufficialmente  ringraziato Tempio  per l’ospitalità e l’affetto. E’ di stasera, inoltre, l’incontro al Manconi tra il sindaco Biancareddu e il sindaco Nicola Sanna di Sassari, per cementare questa intesa sportiva e questa fratellanza anche tra due città che sono sempre state amiche.

L’augurio è che la Torres torni al più presto nei ranghi calcistici  che le competono e che il Tempio possa risalire presto in serie superiori. Sarebbe troppo, oggi, sperare in un  futuro derby tra Torres e Tempio a breve termine. L’augurio è quello di ritrovarsi  sempre con questo comune spirito di amicizia e di profonda gratitudine reciproca che, in questo periodo di permanenza della squadra in città, è stato bello respirare.

Forza Torres e Forza Tempio.

Antonio Masoni

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