Tempio Pausania, L’assemblea di Abali Basta, tra sconforto e maggiore determinazione. Il video integrale.

Tempio Pausania, 17 gen. 2019-

L’assemblea del comitato Abali Basta, organizzata previo invito a tutti e 11 i sindaci dell’Unione dei Comuni, è stata disertata dai primi cittadini.  Ciò è avvenuto in una giornata che era anche quella determinante per le loro dimissioni, nel caso le istanze per il presidio ospedaliero Paolo Dettori non fossero state accolte integralmente. Di fatto, questo non è ancora avvenuto ma dalle voci, alcune suffragate anche da documentazione,  sembrano orientate verso una totale chiusura del reparto di Ginecologia e di Ostetricia, molto peggio dunque del solo punto nascite che era al centro dell’istanza ma rimasto senza traccia nel documento. Nel documento di Arru si era parlato di successive discussioni coi sindaci del territorio, presumibilmente attraverso un incontro che era stato anche chiesto dal sindaco di Tempio Biancareddu, ma del quale nulla è dato sapere.

Una fortissima delusione del presidio di occupazione Abali Basta che per 65 giorni aveva occupato l’ospedale e che di fatto aveva dato una spinta ai sindaci, spossati dalle inutili concertazioni politiche degli ultimi anni, per incalzare l’assessorato e indurlo alla applicazione dei parametri di legge che prevedevano tutto quello che era oggetto della richiesta sia dei sindaci stessi che dei presidianti di Abali Basta.

L’affollata riunione di ieri, 16 gennaio, ha dato un colpo mortale per le aspettative del presidio Abali Basta e di riflesso anche a quelle della intera popolazione dell’alta Gallura. La lettura del documento odierno, espresso congiuntamente da tutti i sindaci dell’Unione, ha palesato diverse incongruenze e il sapore di una vittoria agrodolce degli amministratori che accettano di prendere quanto concesso, peraltro ancora sulla carta, senza rispettare la promessa di dimettersi dal loro incarico per una causa vitale per l’intero territorio. La loro assenza e quelle sedie vuote, sono state devastanti e hanno lasciato intendere che altri sono gli scopi di una presunta coesione dei sindaci, alcuni dei quali hanno preferito partecipare ai lavori in consiglio regionale per la provincia del nord-est.

Diversi gli interventi di alcuni presidianti, tutti contrassegnati da evidente sconforto ma indirizzati verso un proseguimento della lotta. Le iniziative del comitato Abali Basta, infatti, pur nella cocente delusione di questo difficile momento della sanità del Dettori, non si fermano, né si fermeranno.

“Metteremo in atto – dicono al comitato – quanto è in nostro possesso per incalzare i sindaci assenti, li metteremo davanti alla rinuncia di rispondere alle loro responsabilità prese nella riunione del 21 novembre qui al presidio di occupazione. Inammissibile ed inaccettabile venir meno alla volontà della popolazione che aveva applaudito la scelta delle dimissioni compatte come una prima volta della politica che risponde al popolo unito per un bene e un fine comune”.

Promossa, intanto, una raccolta fondi per contribuire al prosieguo della lotta attraverso ogni mezzo lecito e democratico.

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