Tempio Pausania, Il Latte indagato di reato. Rubrica del “Ben Essere” a cura di Sergio Todesco.

Tempio Pausania, 24 apr. 2016-

Parte da oggi la rubrica a cura di Sergio Todesco che lui stesso ha voluto chiamare “Ben Essere”, volutamente staccata nelle due parole primarie, a significare tematiche ed argomenti trattati che cerchino di far luce su chi siamo, da un punto di vista organico e da uno interiore e spirituale. Sergio Todesco, come ormai gli amici di galluranews sanno, si occupa di igienismo alimentare ma è sempre molto vicino a tutto ciò che viene compreso nella mente, nel corpo e nell’anima. Le tre essenziali componenti di ciascuna persona sono, o meglio, devono essere sempre unite in perfetta armonia e qualsiasi strappo che veda questo equilibrio compromesso, comporta delle conseguenze negative. Giovarsi delle opportune conoscenze sulla propria singolarità di persona, quindi apprendere informazioni utili su alimentazione naturale, capire come stare in perfetta serenità con sè stessi e col mondo che ci circonda, sentire e ascoltare i segnali che ci portano al raggiungimento dell’equilibrio necessario, è materia assai complessa e questa nuova pagina del blog consentirà a tutti di approfondire al meglio ciò che siamo o vorremmo essere.

Non si ha la presunzione di indottrinare nessuno ma solo fornire elementi per una corretta informazione, non mediata da alcun interesse personale, che porti noi tutti a conoscerci meglio e sapere quali siano gli strumenti a disposizione per raggiungere il “Ben Essere”.

IL LATTE MUNTO INDAGATO DI REATO

Il latte vaccino, il latte munto, è uno degli alimenti più acidificanti e difficile da digerire, specialmente quello omogeneizzato e pastorizzato presente su tutti i banconi dei super mercati e del quale si fa consumo giornaliero.

L’omogeneizzazione si avvale della centrifugazione del latte ad altissime velocità. Con questa tecnica i globuli di grasso frantumati sono ridotti ad aggregati molecolari piccolissimi (questo evita la formazione di panna in superfice) tramite l’ingresso di aria nel latte, trasformando la componente grassa in sostanza ossidata; di conseguenza il latte omogeneizzato prolifera di radicali liberi formati dall’ossidazione. Gli aggregati molecolari derivati da questa tecnica sono grassi denaturati facilmente assorbibili dall’organismo; una volta ingeriti possono provocare microlesioni all’interno delle arterie (presupposto per la fissazione sulla parete arteriosa di lipoproteine LDL, colesterolo cattivo), creare intasamenti negli apparati digerenti, rallentando la digestione con formazione di muco, reflusso, obesità, stipsi, acidità, ecc. Queste sostanze grasse ossidate danneggiano l’ambiente intestinale distruggendo la flora batterica a vantaggio dei radicali liberi, dei batteri patogeni, e produzione di ammoniaca e acido solfidrico. A ciò va ad aggiungersi la presenza di residui acidi di ormoni e pesticidi, microrganismi e micotossine (derivati delle tossine e mille volte più dannose): la stragrande maggioranza delle mucche mangiano cereali conservati con presenza di pesticidi e antibiotici: l’uso veterinario di antibiotici e diventato la norma.

Arriva poi la pastorizzazione e la sterilizzazione: il latte subisce un trattamento termico (dai 60 ai 95 gradi nella pastorizzazione, per arrivare ai 120 gradi della sterilizzazione), atto ad aumentarne il tempo di conservazione. Sfruttando l’azione battericida del calore si riesce a disattivare e distruggere enzimi e gran parte dei microrganismi presenti. Ma con questo sistema si destrutturano anche vitamine e minerali: il calcio si trasforma da organico in inorganico alterandone la struttura cristallina, per cui come ione non può essere più captato dalle ossa. Il calore inoltre trasforma i grassi e li addensa, rendendone difficile la necessaria trasformazione metabolica in acidi grassi e glicerolo. Altra riflessione importante: nell’uomo scarseggia l’enzima “lattasi”, preposto alla digestione del lattosio, e dopo lo svezzamento perde completamente l’enzima “rennina” responsabile della metabolizzazione delle proteine del latte. Non si può dire che il nostro sistema gastro-intestinale sia ben predisposto verso questo alimento.

L’eccessivo uso di proteine animali e di latte e latticini in particolare, crea forte acidità e il corpo, per ritornare al suo stato alcalino vitale, è costretto a prelevare il calcio dalle ossa, creando osteoporosi. Il calore della pastorizzazione inattiva gli elettroni presenti in origine nel latte rendendolo ancora più acidificante e devitalizzato. Quindi il latte, considerato quale miglior risorsa di calcio del pianeta, è in realtà un detrattore di osseina dalle ossa, e non solo, essendo anche povero di ferro, agirà per saccheggiare le risorse organiche predisponendo all’anemia: il latte è anemizzante e acidificante e l’organismo, per tamponare, deve saccheggiare le risorse interne di calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro. Lo ripeto, l’organismo umano è acido sensibile e una tale sostanza, una volta ingerita, provoca una dannosa e non tollerata acidificazione del sangue che deve essere riportato alla giusta alcalinità, in caso contrario potrebbe portare al collasso e alla morte. Il calcio regolarizza l’attività nervosa ed è estremamente importante per la vita delle cellule, regola le contrazioni muscolari ed il ritmo delle pulsazioni del cuore, agisce sempre in coordinazione con altri sali e provvede alle loro deficienze, interviene sempre in associazione alla vitamina D e si avvale dell’ausilio della vitamina C. Ecco perché nei paesi dove si fa più uso di latte e latticini, America, Olanda, Belgio, e paesi nordici in generale, si riscontra il più alto tasso di osteoporosi e artrosi. Fonti accreditate attribuiscono al latte e derivati e alle uova, la metà dei tumori maschili e percentuali più alte di tumori femminili, per passare poi, e non in second’ordine, alle malattie cardiache associate sempre all’uso di proteine di derivazione animale.

Nonostante queste conoscenze siano ormai alla portata di tutti, si continua a fare largo uso e consumo di latte e derivati, e non solo fra le mura domestiche ma in quei luoghi, scuole materne e asili nido, dove la scienza, in coscienza, dovrebbe offrire supporti salutistici. E invece i menù, dettati dai pediatri, impongono il latte e i formaggi e le carni, come alimenti prioritari e fondamentali. Questo è gravissimo, soprattutto in base alla scoperta che la proteina del latte, la caseina (l’ottanta per cento delle proteine del latte munto è caseina), ha la capacità di causare l’insorgere del diabete di tipo 1.

Vediamo con l’aiuto dello scienziato “Colin Campbell” come ciò possa avvenire:

0) un neonato non viene allattato al seno abbastanza a lungo e nutrito con le proteine del latte vaccino, probabilmente in forma di latte in polvere per neonati;
1) il latte raggiunge l’intestino tenue dove viene digerito e scisso negli aminoacidi che lo compongono;
2) in alcuni bambini il latte munto non viene digerito completamente e piccole catene di amminoacidi o frammenti delle proteine originarie rimangono nell’intestino;
3) questi frammenti proteici non digeriti possono essere assorbiti nel sangue;
4) il sistema immunitario riconosce i frammenti come invasori dannosi e si accinge a distruggerli;
5) purtroppo alcuni frammenti sono simili alle cellule del pancreas responsabili della produzione di insulina;
6) il sistema immunitario perde la capacità di distinguere fra i frammenti proteici del latte e le cellule pancreatiche e li distrugge entrambi, sopprimendo così la capacità del bambino di produrre insulina;
7) il bambino diventa un diabetico di tipo 1.

La scienza medica continua ad avvalorare la tesi della trasmissione genetica, ma i geni da soli non possono giustificare che una minima parte dei casi di tale patologia. I geni non agiscono nell’isolamento: perché si producano i loro effetti c’è bisogno di un fattore scatenante”.
Ora è chiaro che l’impatto con queste verità porterebbe a reazioni violente con ripercussioni sul mondo economico e scientifico, che tanto hanno da perdere dalla accettazione e diffusione di tale contesto.
Intanto i malati di diabete in Italia sono più di quattro milioni, e due milioni di prediabetici; ogni anno si ammalano di diabete 365.000 persone, mille al giorno, 50 ogni ora, ogni pochi minuti, in Italia, viene diagnosticato un nuovo caso di diabete.
Il latte e i suoi derivati andrebbero vietati per legge!

Sergio Todesco

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