Tempio Pausania, Libreria Max ’88, il mio pensiero per un libraio coraggioso.

Tempio Pausania, 4 feb. 2017-

Non si è spenta l’eco della rinuncia di Massimo Dessena a continuare la splendida avventura iniziata quasi 30 anni fa. La libreria Max ’88 passa di mano. Voglio, quando i riflessi della notizia sono ancora accesi, dire la mia, senza enfasi ma col tono sereno di chi ha vissuto questi anni e questo spazio pulsante e fertile di cultura e attenzione verso gli amanti della lettura.

Caro Massimo, non sono stato un frequentatore così presente nella tua libreria, non perché non ami la lettura ma perché spesso il tempo me lo ha impedito, il tempo di leggere quanto avrei voluto non di passare a trovarti. Ti dico solo grazie per una serie infinita di occasioni nelle quali ci siamo trovati  assieme: alle presentazioni dei libri, o a quella opportunità che mi hai concesso di poter accedere alle carceri, esperienza per me indimenticabile nonché unica. Grazie perché hai avuto coraggio a sfidare la vita poco benevola, in questo molte cose ci hanno accomunato, e ne sei uscito vincitore. Grazie perché quando ci vedevamo erano ripescaggi nel passato anche sportivo, tu aspirante tennista dalle eleganti movenze, o arbitro che sapeva farsi apprezzare dai calciatori. Si, è preistoria, è vero, ma è anche il fatale abbinamento che ti trascini per il resto della tua vita da quando entri in contatto con qualcuno. Quei primi momenti diventano eterni. Penso al concorso letterario, a quella notevole organizzazione che hai condotto per tantissimo tempo, infaticabile pioniere dell’invito a scrivere e mettersi in gioco. Sei stato un attento osservatore di questa città che ti ha visto anche apprezzato vice sindaco, il più votato a Tempio, che non si prestò ai giochetti di palazzo. Una rara capacità di intuire che quel genere di politica non era adatta a te e al tuo modo di vedere il mondo e la gente che ci vive. Grazie perché hai dato mature prove di quel infingardo sentimento ( per tanti ma non per te) che  si chiama silenzio, il piacevole distacco che si nutre di saggezza, di intelligente laconicità che non prevede schiamazzi o urla ma ponderazione e riflessione. Non lo sai ma ti ho sempre apprezzato soprattutto per questo, a modo tuo mi hai insegnato che la sintesi vale molto di più di testamenti e pistolotti. “Se ti punge vaghezza”, Max, “affuttitinni!” che la vita da oggi diventa diversa. Tutto cambia, si dice, e tutto si trasforma così come per te cambieranno abitudini e il senso stesso del tuo esserci. Non cambia certo il bene che personalmente per me non manca e non mancherà. Conoscendo il tuo altissimo, e poco comune senso di ironia, forse ci riderai sopra a queste parole. Per me sarà la prova che avrai capito il significato bislacco di questo scritto che non aggiunge né toglie nulla al messaggio culturale che con te, e con quel luogo di cortesia e simpatia, hai provato a donare a questa comunità. Un forte abbraccio Max e un ulteriore grazie per quello che hai saputo offrire a tutti noi.

Ciao Massimo.

Antonio Masoni

Related Articles