Tempio Pausania, Mammografia al Dettori annullata per mancanza di personale. La sanità pubblica si distrugge anche così.

Tempio Pausania, 11 gen. 2018-

La nuova riforma della rete ospedaliera, dopo anni di lotte e di rassegnazioni, dovute a vari problemi, riduzione posti letto e altri servizi importanti della sanità tempiese, oggi ha un nuovo marker, un eccellente rimedio per allontanare sempre di più il cittadino dagli ospedali pubblici per rivolgersi alle strutture private. Se Tempio non ride, a Olbia la situazione non è assolutamente diversa.

Ogni giorno la cronaca dei giornali riporta notizie di continue proteste per mancanza di personale. Il reparto di Medicina del Giovanni Paolo II, infatti,  qualche giorno fa stava nella bufera per l’assurda riduzione del personale, copertura da pianta organica da 24 unità infermieristiche e appena 16 in servizio. Quando la maternità, o  problemi di salute impediscono alle attuali forze di essere presenti, ecco che le carenze diventano problema serio al quale si sono opposti i sindacati e lo stesso personale che è sottoposto a massacrante lavoro per supplire alla carenza. Il reparto di Medicina, tra l’altro, è anche quello di malattie croniche che richiedono monitoraggio permanente di alcuni pazienti e questo comporta ancor più un aggravio della situazione complessiva.

A Tempio, cosa nota, si vive una medesima problematica, col personale di vari reparti ridotto all’osso e turnazioni pesanti in virtù di assenze giustificate per malattia o maternità, con conseguenti ricadute negative nelle prestazioni di alcuni ambulatori e ritardi eccessivi dal CUP per gli appuntamenti. E’ di ieri questa lettera giunta al blog che testimonia dell’ennesima lacuna. Ci scrive una lettrice, tra le altre cose una ex dipendente della Asl, che riferisce quanto segue:

«Ciao Antonio, ti racconto un fatto successo ieri in ospedale a Tempio. Una mia amica, paziente oncologica, si è presentata in Radiologia per poter fare una mammografia di controllo,prescritta dagli oncologi. La risposta, sia in reparto, sia al Cup : non si possono effettuare mammografie…….per carenza di personale ! Una cosa vergognosa. Questa è la conseguenza della cosiddetta Riforma Sanitaria  Ti chiedo ,per cortesia , di dare un po’ di risonanza al fatto e vediamo cosa rispondono da OLBIA ! Ti ringrazio, cari saluti» (lettera firmata)

La lettera è lo specchio di quel che è diventata la sanità pubblica, dove alla fine resta una bella struttura, efficiente dove possibile, ma del tutto impotente davanti a questa triste realtà che ATS regionale dice di voler risolvere con nuove assunzioni a tempo indeterminato. Esiste, di fatto, un rigetto di molti infermieri della penisola che rifiutano di venire  a Tempio o a Olbia se non in via definitiva e permanente. Il manager Moirano palesa anche la sua sofferenza per la spesa sanitaria sarda, troppo alta a suo parere,

“Gli ospedali galluresi costano 123 milioni, con una produzione pari a 60 milioni. Un disavanzato, questo, che viene pagato dal territorio” dice Moirano, il supermanager da oltre 200 mila euro all’anno. Ragionare esclusivamente con i tagli, senza soffermarsi a riflettere sulle svariate problematiche dei territori, strade, insularità e trasporti, non può essere una base di un esame attento di dove si viene ad operare. Che ne sa Moirano, pagato per provvedere alla compensazione della sanità pubblica solo ed esclusivamente provvedendo a tagliare, al più ad aggiustare ciò che dovrebbe essere migliorato e reso funzionale?

Così, mentre Arru, assessore alla sanità proclama la necessità di ripopolare la Sardegna con extracomunitari, a Tempio non si fa una mammografia per mancanza di personale. Questa è la Sardegna, questa è l’Italia che si appresta ad una nuova-vecchia stagione politica, ancora stracolma di deficienze e di ulteriore crescita di povertà, senza che qualcuno voglia capire quanto ci stia costando l’Europa e la  conseguente impossibilità di una nostra spesa pubblica. Ce lo chiede l’Europa? Obbediamo, mi raccomando!

Antonio Masoni

Related Articles