Tempio Pausania, 24 mar. 2018-
Si inaugura stasera 24 marzo la mostra fotografica di Massimo Masu, Gioconda, al Caffè Gabriel di via Mannu.
Nasce dalla rappresentazione di una canzone dei Litfiba, Gioconda, questo viaggio in immagini di Massimo Masu, fotografo tempiese che ama soffermarsi sulla introspezione dei suoi soggetti, a volte scelti a caso, a volte ricercati tra quelle donne che sanno esprimere ben altro che la loro oggettiva bellezza. Così, Licia Bianco bellissima ragazza aggese, viene a immergersi nella canzone come se ne fosse lei stessa il soggetto. Il risultato è eccellente e ciascuna delle 7 immagini, tutte stampate su tela, esprime un passaggio del testo di quella canzone. Conta poco però conoscere quel testo musicale, è bello lasciarsi andare alla carica emotiva che Licia trasmette in ognuna delle pose. Sono stati d’animo, in sequenza, sino alla fuoriuscita dal diabolico vestito bianco che la imprigionava una volta che lei la forza di tornare libera.
Una esposizione densa di simbolismi femminili, tracciati con la sapiente “mano” del fotografo che accarezza i suoi soggetti, senza mai invaderne l’espressione intima. Ennesimo capolavoro di Massimo, dettato dalla sua enorme sensibilità verso i suoi modelli che lascia sempre alla naturalezza che posseggono senza correggerne alcun dettaglio.
“Vai lì, esprimi questo stato d’animo e io sono pronto a coglierlo” sembra dire alla ragazza, senza forzature e senza un copione scritto prima. Questa è la vera forza del fotografo artista che con un click strappa al soggetto “Il momento” che lei già possiede.
L’intervista, qui sotto, ci descrive il lavoro, datato anni fa, ma sempre fresco e adeguato a quelli che si chiamano “stati” che non hanno tempo, nella dinamica unica che hanno le fotografie quando sanno darti sempre il senso di cosa vogliano esprimere.
Che nessuno si azzardi a dire che una posa sia statica, perché ogni foto della mostra è una serie concatenata di immagini che non si vedono ma che ciascuno può leggere.
Complimenti all’autore, alla splendida modella che certo non è solo bella e riesce a colloquiare con l’osservatore a cui racconta ben di più di quello che la posa sta narrando.
Antonio Masoni
