Tempio Pausania, 22 nov. 2017-
Ci risiamo, la vicenda COEMM di cui ci stiamo occupando da mesi ormai, sta toccando il fondo, come una nave alla deriva i naufraghi cercano disperatamente di salvarsi provando ad affondare quelli che da tempo si erano messi in salvo. Ma esiste una bella differenza tra chi è salvo perché ha capito l’inganno della falla e chi invece, pur di sostenere una causa che sta giungendo ai capitoli finali, prende la pistola e spara. Mica cartucce a salve, che sarebbero persino lecite, ma raffiche di ingiurie e minacce che dimostrano, qualora ve ne fosse bisogno, che l’etica è un concetto bislacco a parere di qualcuno, ed è liberamente interpretabile a seconda del mare che muove la nave. Questi alcuni dei post che vengono diffusi nella stretta rete Coemm dove è evidente che qualche falla già esiste e sta contribuendo a sgretolare pian piano lo scafo e i suoi marinai.
I toni da come si legge, sembrerebbero cambiati (anche se la risposta a tale Enrico avviene da una persona qualificata e che sta solo prendendo in giro -come mi viene riferito) e si è passati dalla compassione, l’amore verso tutti, alle minacce, degni di squilibrati forsennati che pigiano sulla forza fisica per darsi coraggio, vittime consapevoli di quell’atteggiamento di sfida al mondo che mal si concilia con l’etica propugnata “ab ovo”. Gli esempi su questa variazione di rotta sono tanti e vanno dalle minacce al linguaggio sconcio, che farebbero tremare le mura del peggior bistrot parigino.
Che siano, o si sentano, turbati da quanto sta accadendo- si parla di una costante perdita di unità, oggi si chiamerebbero “voti politici” vista la nascita di un partito,– è certo. Come certa appare la sconfitta sul campo della credibilità del progetto, rimpolpata ogni giorno dalle stesse parole, cambiate e modificate a seconda del vento che tira, da conferenze sui generis dove emergono, tra poche persone qualificate, indagati, condannati, mistificatori di titoli di studio, improvvisatori di verità scientifiche a prova di scuole serali e fantasie di ogni specie, pregne di esoterismo e di slanci verso la filosofia quantica che nasce dal cuore. La mente è esclusa signori, come dire a voi tutti, col cuore si può tutto. Lo spiegherà meglio e in modo dettagliato un “vero psicoterapeuta” che si è offerto di scrivere un articolo su questi argomenti e che proporremo quanto prima.
Non speriamo di dare spallate a nessuno, non cerchiamo di distruggere nulla che abbia un valore, ma che venga fuori finalmente il disegno pianificato con abilità dal suo inventore (creatore sarebbe esagerato perché chi crea ha basi solide di conoscenza, chi inventa parte da scienza empirica, in questo caso “cippalippa”).
Dalle mie parti, c’è un detto che in italiano suona così: Il gatto affamato si mangia anche la cipolla se non ha di meglio. Allo stesso modo, a questa gente, famelica di potere a tutti i costi, per questo abiurando di fatto la primordiale voglia di cambiare in meglio questo mondo, va bene anche la forza fisica per imporre il pensiero. Quasi uguale a Goebbels, uno dei padri fondatori del nazismo, il quale sosteneva che alla gente devi ripetere costantemente le stesse parole, devi lavorare sulla loro fragilità emotiva ( mista a indigenza), imponendogli il tuo pensiero e avrai con te un esercito. Quando saranno indottrinati per bene, saranno pronti a sfidare il mondo per qualsiasi ordine tu gli impartisca. Idolatria, plagio e tanta vergognosa fuffa gli ingredienti. E così, alla fine della fiera, si mangeranno la cipolla pensando sia carne di primissima qualità. Poi le mie sarebbero falsità. Bene così, evviva.
Antonio Masoni
