Tempio Pausania, “Nessun medico parla di Digiuno-Terapia!”, di Sergio Todesco.

Tempio Pausania, 5 apr. 2016-

NESSUN MEDICO PARLA DI DIGIUNO TERAPIA, e si continua a far profitto ( un malato di tumore rende 200.000 euri all’anno ) con la chemio e il bisturi.

Anche ammessa la buona fede degli addetti ai lavori, una tale presa di distanza da terapie alternative non è più accettabile o scusabile. Perché un tumore cresca sono necessari dei presupposti, eliminati i presupposti anche il tumore regredisce. Anche il tumore e’ fatto di cellule che per proliferare hanno bisogno di nutrimento e energia che non sono gli stessi delle cellule sane. Riportiamo gli ambienti cellulari a buoni livelli di alcalinita’ e i tumori se la daranno a gambe.

Sono migliaia i malati che regrediscono da malattie col digiuno e l’alimentazione crudista: frutta, verdure, ortaggi, semi, acqua energizzata.

È ora che gli oncologi e il sistema tutto escano dalle loro rigide posizioni conservative di protocolli terapeutici che hanno portato e continuano a portare solo disperazione, dolore e mai un solo caso di guarigione. Si, mai una guarigione, perché estirpare, tagliare un tumore, anche quando l’intervento va bene, non significa guarigione, in quanto le cause rimangono latenti a procurare altro danno, magari in un altro organo o tessuto.

Il tumore, e tutte le malattie, si combattono con la conoscenza e la consapevolezza. Le disarmonie vanno prevenute con la giusta informazione che purtroppo è taciuta dal sistema. E la gente, complice, non vuole guarire ma essere guarita e così continua a demandare ai medici prima e ai santi dopo il mantenimento della propria salute.

Tutti i giorni i medici salvano vite umane e hanno raggiunto un livello di eccellenza in molti ambiti, ma ora e’ necessario che si diventi responsabili della propria salute e ricorrere all’aiuto del medico sia l’eccezione e non la regola.

Grazie per l’attenzione,
Sergio Todesco 
P.S. L’autore dell’articolo Sergio Todesco sarà ben felice di rispondere alle vostre domande, sia che lo facciate direttamente sull’articolo oppure sull’articolo condiviso sul suo profilo facebook di cui scrivo il link (cliccare qui!)

Related Articles