Tempio Pausania, “Non andai a Roma, perché l’on. Lapia voleva venire lei a Tempio”. Per amore della verità e solo per questo.

Tempio Pausania, 25 nov. 2018-

Per amore della verità dei fatti accaduti, mi inviano per conto del sindaco Biancareddu, la seguente documentazione di cui il giornale non ha voluto dare il necessario valore e si è smarcato con una scarsa attenzione per un contatto che con L’On. Mara Lapia della Commissione Sanità del Ministero dell Salute, era avvenuto già attraverso diversi contatti telefonici ed impegni reciproci sino all’invito esteso al nostro sindaco di presenziare a Roma il giorno 19 novembre scorso.assieme a tanti altri paesi sardi sede di piccoli presidi sanitari. Come si evince dalla lettera, Biancareddu ha preferito che la rappresentante della commissione sanità venisse lei a Tempio-

“L’on. Lapia è un avvocato sardo- dice Biancareddu a galluranews – nelle telefonate con lei abbiamo concordato un incontro per dicembre, probabilmente l’8 o subito dopo perché in questi giorni sono impegnati in Ministero con l’attività di bilancio. La Lapia mi ha detto che non era necessaria la mia presenza il 19 a Roma, in quanto si trattava di un incontro formale per argomenti di carattere generale. Lei stessa ha voluto concordare un incontro diretto al Paolo Dettori, per i giorni che ho detto prima, nel quale visiterà l’ospedale e si documenterà nei dettagli di quanto sta accadendo. Credo, anche alla luce della battaglia che stiamo portando avanti con tutti i sindaci, con voi del presidio e con tutta la popolazione del territorio, non bisogna trascurare nessuna pista per riportare funzionalità e servizi all’ospedale. Questo era ed è il mio impegno. Occorreva fare chiarezza su questa vicenda perché la stampa non ne ha dato risalto, nessun cenno alla mia lettera alla Lapia che pure ho trasmesso al giornale, distorsione dei fatti quando accadono alcune cose importanti come da voi il giorno 21 con le dimissioni possibili di tutti i sindaci. Potrei citarne decine di casi così ma preferisco continuare la battaglia e non soffermarmi troppo su questi aspetti secondari”.

Queste le parole del sindaco appena raccolte e questa invece che segue l’esatta sequenza dei fatti accaduti.

Con la seguente mail, viene data risposta all’invito a Roma e vi si allegano anche una nota approfondita sulla situazione sanitaria di Tempio, di cui anche stavolta il giornale non ha dato notizia, ed inoltre  anche una piantina geografica per far capire al rappresentante della Commissione Ministeriale Lapia, quali difficoltà logistiche esistano nel nostro variegato e disomogeneo territorio.

Questa è la lettera che Biancareddu ha inoltrato insieme alla mail di cui sopra:

 

 

 

Tempio Pausania 19 novembre 2018

Gentilissima On. Mara Lapia

XII Commissione Affari Sociali e Sanità

                         Oggetto: Invito all’incontro per il 19.11.2019.

                         Riscontro e comunicazioni

 

 

                Gentilissima Onorevole Lapia,

faccio seguito alla Sua graditissima, e per me importantissima, comunicazione inviata con mail del 15.11.2018 e ai nostri recenti contatti telefonici intercorsi, per rappresentarLe quanto segue.

Innanzitutto La ringrazio per la sensibilità e l’attenzione riservata alla drammatica situazione dei cosiddetti “piccoli ospedali” , che piccoli lo sono solo per le dimensioni e non già per il servizio che essi svolgono da sempre verso le comunità di riferimento, ancor più in una realtà geografica come quella della Sardegna dove la rete viaria e la dislocazione dei centri abitati nel territorio, è frammentata, disorganica e pessimamente collegata.

Allo stato, ci troviamo di fronte ad insuperabili criticità costituite dalla rete viaria assolutamente peculiare per la sua evidente inadeguatezza rispetto alla tempestività di intervento che, come tutti sanno, costituisce per legge, fattore decisivo e imprescindibile per qualunque efficace intervento di assistenza sanitaria.

Su questo aspetto non mi dilungo oltre. Le trasmetto una piantina del territorio, in modo che possa già da rendersi conto di quale sia la posizione dell’ospedale cittadino rispetto al Distretto sanitario di riferimento, rimandando ad una più puntuale illustrazione della situazione che Le verrà fornita in sede di relazione da Lei richiesta, e che l’Amministrazione sta redigendo in vista della Sua imminente visita in loco presso la struttura ospedaliera del “Paolo Dettori” di Tempio Pausania.

A questo proposito, Le comunico che come da accordi, non sarò presente quest’oggi all’incontro, proprio per le ragioni che insieme abbiamo condiviso, circa la migliore utilità che la Sua preannunciata visita nella mia Città, avrà rispetto alla conoscenza del problema. Avrà modo, infatti, di rendersi conto di persona, di quale sia lo stato dell’Ospedale di Tempio Pausania.

Ciò che mi preme segnalare fin da subito, in modo che tale informazione possa essere utilizzata, se crede, anche durante l’odierno incontro, è che la Azienda Sanitaria della Sardegna sta ponendo in atto decisioni gravemente pregiudizievoli per i presidi ospedalieri, tra i quali quello di Tempio Pausania, contrastanti con le decisioni del Consiglio regionale della Sardegna.

Solo in ordine di tempo, l’ATS Sardegna ha predisposto un atto di programmazione attuativa locale ASSL Olbia 2019/2021, in aperto contrasto con quanto previsto nell’atto di riordino della rete ospedaliera sarda, approvato dal Consiglio regionale il 25.10.2017, il quale prevede al punto 6.2, pag. 25, che negli ospedali di base di integrazione dei DEA di I livello – quale è quello di Tempio Pausania – siano mantenute le specialità e i servizi presenti all’approvazione del modello di rete ospedaliera. Nel documento programmatico di ATS Sardegna, invece, non si tiene conto del fatto che la Regione Sardegna per l’Ospedale di Tempio Pausania e per tutti gli ospedali di base di integrazione dei DEA di I livello, ha evidentemente previsto il mantenimento dei servizi esistenti.

Sta accadendo infatti che in dispregio a quanto deciso dal Consiglio regionale, l’Ospedale di

Tempio Pausania è di fatto ridimensionato:

  • il reparto di Ginecologia ed Ostetricia risulta chiuso dal 19.04.2018.

Da quella data sono cessate tutte le attività, ivi compresi i ricoveri, gli interventi chirurgici afferenti sia alla ginecologia che all’ostetricia sono stati sospesi e i parti cesarei programmati sono stati trasferiti presso gli ospedali di Olbia e Sassari con ogni conseguente e comprensibile disagio e pregiudizio per le partorienti e i nascituri. La ragione di tale scellerata decisione? La carenza di personale.

Chiarisco che la carenza di personale non dipendeva da eventi gravi ed improvvisi, trattandosi invece di assenze dal servizio risalenti nel tempo e prolungate, dovute a ragioni di malattie e aspettative di legge. Quindi i vertici della struttura di ATS avevano e hanno la responsabilità di apprestare ogni misura organizzativa volta al superamento di tale situazione.

Le segnalo un piccolo ma significativo episodio recente – uno tra i tanti – capitato pochi giorni fa ad una partoriente in condizioni di diabete gestazionale. Le era stato prescritto di effettuare la curva da carico per il controllo della glicemia cosa che non ha potuto fare perché in ospedale mancava il glucosio. La signora è ancora in attesa di eseguire l’esame clinico richiesto.

  • Chirurgia

Si profila la trasformazione da Struttura complessa U.O. a struttura semplice di Day Surgery. – Otorino (unico reparto del Distretto)

Drastica riduzione dei posti letto e eliminazione della Struttura complessa.

  • Terapia semi intensiva

Mancata attivazione dei posti di terapia semi intensiva prevista negli atti.

Tutto questo a fronte di cospicue risorse finanziarie pubbliche finora impiegate. Uno fra tutti il caso del blocco parto del reparto di Ginecologia ed Ostetricia che solo qualche anno fa è stato oggetto di un intervento di rinnovamento strutturale e di ammodernamento delle strumentazioni tanto da renderlo all’avanguardia per i servizi offerti.

Queste evidenziate sono solo alcune delle situazioni più eclatanti e vengono segnalate solo a titolo esemplificativo e non esaustivo.

In ogni caso l’obiettivo perseguito da ATS Sardegna e dalla Giunta Regionale è quello di ottenere una “progressiva riduzione della assistenza ospedaliera di tipo tradizionale”, che ritengo, allo stato delle condizioni della nostra rete di assistenza, insensata e dannosa per la piena tutela della salute dei cittadini del territorio.

Chiudo ringraziandoLa per la Sua sensibilità e per tutto ciò che vorrà fare perché siano ripristinate pienamente tutte le funzionalità del nostro Ospedale a garanzia della tutela della salute dei cittadini del Territorio.

Attendo la Sua visita per illustrarLe nel dettaglio ogni questione e fornirLe tutti i dati e le informazioni necessarie.

                                  La saluto con stima e cordialità.

Il Sindaco

Avv. Andrea Mario Biancareddu

 

Questa è la piantina geografica di cui ho scritto:

Antonio Masoni


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