Tempio Pausania: non dovevamo occuparcene se non a cose definite e chiarite. Questa lettera scritta al giornale riporta tutto all’anno zero.

Tempio Pausania, 31 maggio 2014-

Prima che ci si accusi di sciacallaggio, di cercare lo scoop a tutti i costi, di voler riaprire una profonda e drammatica ferita che la città vorrebbe giustamente dimenticare, sperando di onorare quello che riteniamo un preciso dovere di informazione, leggete quanto riporta un articolo di Sardiniapost, sito d’informazione molto ma molto accreditato. Non aggiungiamo altre considerazioni.

Il testo della lettera, scritta a mano in stampatello su un foglio a quadretti di un quaderno da Angelo Frigeri.

Alla Nuova Sardegna, volevo esordire con la frase: ce la fate a scrivere meno cazzate? Il rimorso che dico e che voi girate a vostro piacimento è che mi dispiace per l’accaduto non perché sia stato io, ma perché sono morte tre persone tra cui un bambino innocente che ha solo pagato le colpe del padre. Non ho fatto o rilasciato nessuna dichiarazione. Quindi non ho confessato nulla di ciò che riportate voi. Sul fatto della lite sono stato sottoposto a controlli e non riporto nessun segno di colluttazione e altri risultati sono nulli come quello della droga da voi riportato in precedenza. Non ne ho fatto mai uso tanto meno quel giorno. Quindi invece di scrivere cazzate scrivete qualcosa di sensato. Spero che non travisiate quanto ho scritto e ricordo che sono indagato e non omicida. La Golf da voi menzionata non era stata venduta e perciò restituitami senza nessun debito dovuto né da parte mia né da parte dell’Azzena. 

Related Articles