Tempio Pausania, le nuove frontiere delle truffe. Senza rispetto alcuno le storture del mercato libero.

Tempio pausania, 2 luglio 2014-
Il signor Ottavio lo ha scoperto comunicando la lettura del gas al suo gestore. È stata l’Enel a informarlo che non era più un loro cliente. Nel frattempo era diventato, chissà come, un cliente di Eni. “Non ho mai firmato alcun contratto con Eni, nessuno mi ha mai telefonato per propormi qualcosa. Un paio di mesi fa erano venuti due venditori a casa – ricorda Ottavio – hanno parlato con gli inquilini che ci abitano in affitto che non ricordano di aver firmato nulla. E neanche avrebbero potuto farlo, visto che l’intestatario sono io. Ora ho paura che quei venditori abbiano falsificato la mia firma. E io sono pronto a fare denuncia ai Carabinieri”.

La storia di Massimo Di Pasquale, di Roma, avrebbe potuto ispirare un romanzo di Franz Kafka. Lui, oltre a non aver mai firmato alcun pezzo di carta, non ha neanche ricevuto la visita dei venditori porta a porta. Eppure si è ritrovato con due nuove utenze: sia di luce che di gas. In entrambi i casi il nuovo operatore è Acea.

Offrono tariffe apparentemente convenienti. In realtà imbrogliano l’acquirente facendogli credere che quello che sta firmando è un “modulo informativo”. Spesso però si tratta di un contratto a tutti gli effetti. E così il consumatore si trova a pagare una nuova bolletta, molto più alta, senza saperlo. E le aziende si dicono bersaglio delle piccole società di vendita alle quali si erano affidate. La nuova normativa emanata dall’authority dovrebbe scoraggiare i truffatori. Enel Energia, Edison, Gas de France, Eni, Acea, Sorgenia – solo per citare i maggiori – si combattono ogni singolo cliente casa per casa. Porta a porta, appunto. Lo fanno attraverso piccole società esterne alle quali appaltano il servizio di vendita al cittadino. L’ultima ruota del carro sono proprio loro, i ragazzi dal sorriso smagliante. I venditori.

Questo appena descritto è un caso ormai del quotidiano vissuto da milioni di italiani. L’Acea, azienda di questo mercato libero che mostra come il sistema italia sia sempre più corrotto e senza scrupolo alcuno, è uno dei tanti nomi come detto delle aziende coinvolte. Personalmente sono anche io stato vittima di un raggiro. Ricevo circa 3 mesi fa una telefonata dall’Acea e la signora del Call Center mi indica che ci sono tariffe agevolate. bla, bla. bla. Chiedo, col solito mio eccesso di cortesia, di poter avere delle informazioni via mail e di poter decidere, bollette alla mano, se aderire o meno alla nuova utenza. A metà giugno mi vedo recapitare una lettera dalla medesima azienda dove mi si dice, nel ringraziarmi per essere un utente Acea, che ho 40 gg di tempo per recedere, casomai, da Acea. Tenete preente che la lettera inviatami a metà giugno era datata 12 maggio!!!!!!! Quindi i giorni non erano più 40 ma molti di meno, una decina. Ora, mi chiedo e vi chiedo: ma com’è possibile che questi abbiano messo in essere un contratto senza che io abbia né firmato né provveduto a registrazione telefonica (altra truffa mascherata, attenti!!)? Chiamo un avvocato e mi consiglia di mandare comunque un fax di disdetta e questo ho fatto, allegandovi anche la mia personale diffida a non proseguire con queste truffe nei miei confronti. Ora dovrebbe, condizionale d’obbligo, essere finita.
Di altro peso specifico è il caso della Signora F.P. di Tempio, affetta da sordomutismo, con un marito 86enne che si vede in casa questi tizi, sempre ben vestiti e educati, di Enel Energia. La signora, incapace di un dialogo, per le raggioni appena dette, accetta di firmare qualcosa che non sa nemmeno cosa sia. Il marito, come appare chiaro, non è stato in grado a sua volta di comprendere bene cosa accadeva. I carabinieri sarebbero interessati a conoscere anche questo venditore che ha mostrato questa grande sensibilità! Il porta a porta quasi sempre riguarda persone anziane e sole che non sanno che dietro questi figuri si celano venditori senza ritegno e senza scrupoli. La nuova frontiera della truffa in guanti bianchi è questa, la peggior stortura del mercato libero. Di per sè il libero mercato sarebbe anche un fattore positivo, perché possiamo scegliere e cambiare quando vogliamo, ma in questi termini la libertà non è più la nostra ma la loro di infiltrasi e di estorcerci contratti fasulli e mai corrispondenti a quanto viene millantato. Armatevi di cortesia sempre quando vi suoneranno alla porta ma accanto a voi, per sicurezza, tenete sempre qualcosa che possa “dissuadere” i malcapitati dall’insistere.

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