Tempio Pausania, Occupazione Ospedale: “Video Diario” 18^ giornata.

Tempio Pausania, 5 nov. 2018-

La torta di Maria Francesca

La 18^ giornata di presidio, domenica 4 novembre, ancora una volta con una straordinaria partecipazione di gente. Man mano che passano i giorni, cresce il desiderio di esserci, in qualsiasi modo, per poco o per tanto tempo. Si viene, ci si siede, si discute, si elaborano idee e propositi senza trascurare qualsiasi altra azione per raggiungere lo scopo. Da ieri sono partite le prime mail alle istituzioni regionali e anche nazionali, non si tralascia nessuna possibilità. La settimana che inizia oggi, 19° giorno, avrà mercoledì mattina una importante seduta del consiglio comunale della città, riunita per la prima volta al presidio per dibattere del solo tema all’OdG, ossia la sanità e le strade da percorrere. Nessuno vuole disperdere questa nuova forza nata da chi ha messo in atto questa occupazione pacifica, dalla quale dopo appena 6 giorni, è scaturita la mission dell’assessore regionale e dell’entourage dell’azienda tutela della salute (ATS Sardegna).

Ascanio, La Gastronomica offre il pranzo.

Di rilievo, oltre il sostegno incessante della gente che arriva in ospedale per motivi di salutem, moltissimi quelli che firmano e che provengono dai paesi limitrofi, oggi è apparso anche un altro articolo di stampa sul presidio a firma Giuseppe Pulina. Un excursus, quello del giornalista, che dà la giusta importanza al mondo delle associazioni che da subito sono state presenti, a quello dei musicisti e artisti che hanno voluto regalarci dei momenti di emozione che è servita anche a cementare una coesione che mai si era vista in città. Sensibilità e partecipazione, questo silenziosamente si chiedeva e questo sta arrivando, anche disinteressandosi di chi ancora pensa che sia tempo perso o, peggio, mette l’accento su chissà quali attività si svolgano al presidio. C’è, e ci sarà, tempo per comprendere che l’azione intrapresa non è personalizzata, né da questa o quella parte politica, appartiene alla gente. La presenza della classe ’70, alla pari di tutte quelle delle altre classi di fidali, è anche il riscontro di quanto questa problematica venga sentita.

Così come tutti coloro che donano cibo e bevande, così come tutti quelli che lasciano un pezzo del loro cuore dando forza ai presidianti. Così come l’impegno dei presidianti che stanno dando un segnale forte, forse per la prima volta, che l’unione diventa forza, capaci di organizzazione capillare e attenta su tutto quello che succede all’interno del presidio. Encomiabili, tutti!

Nel video, la tavola rotonda svoltasi ieri a fine giornata, cormai l’appuntamento fisso del bilancio giornaliero di questa occupazione. Stanotte è stata anche la seconda notte di alcuni amministratori, dopo quella precedente. Altre ne verranno in setimana.

Il loro ruolo,  non è quello istituzionale, è uguale a quello di tutti gli altri, cittadini galluresi che vogliono dare il loro contributo a far diventare questa rivendicazione la stessa dell’intero territorio. Come spesso ribadito, non ci sono colori né bandiere, un diritto alla salute appartiene a tutti.

Grazie, dunque, a Sergio, Franco e Massimiliano che, dopo Alessandra, sono stati presenti con gli altri, a vivere un’esperienza che sta crescendo nelle attenzioni anche dei giovani. Presto, un messaggio dal presidio, sarà forse un documento di sollecito per un laboratorio  del Liceo.

Grazie a chi ieri ci ha davvero emozionati. Venuti di proposito da Porto Pozzo per firmare un registro e dare il loro appoggio. Anche di questo si ha bisogno, di giovani tenaci e caparbi e della loro determinazione a non assecondare la scelleratezza di una riforma che presto indebolirà ancor più l’ospedale. Si scordino, però, gli esecutori della più grande infamia sulla gente sarda che le forze di chi sta lottando vengano a mancare. Non si molla, Abali…Basta!

I due giovani sono venuti apposta da Porto Pozzo per firmare e sostenere il presidio

Invitiamo anche i dirigenti scolastici, di ogni ordine e grado, a promuovere l’iniziativa che, aldilà della sua assoluta impronta pacifica, si sta rivelando come una grande opportunità formativa e sociale. Un vero laboratorio di una nuova socialità.

Antonio Masoni

 

 

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