Tempio Pausania, Ostetricia e Ginecologia del Paolo Dettori « Caos, tra personale dimezzato e turni massacranti».

Tempio Pausania, 28 mar. 2018-

Tra le continue deficienze del sistema sanitario, regolato ormai esclusivamente da un “presunto” risparmio, attraverso tagli e ridimensionamenti, continuano a verificarsi stati di allarme in vari reparti del nosocomio tempiese destinato, qualora l’ultima delibera di cui abbiamo dato notizia ieri, ad ulteriori e grave carenze, sia dal punto di vista delle prestazioni fruibili che da quello dello svuotamento di personale e servizi, tutto a danno  dei cittadini e della loro salute. A star male, però, non sono, né saranno solo gli utenti ma, per non farci mancare nulla, la carenza e il disagio riguardano anche il personale sanitario.

Di oggi questa lettera che proviene dal reparto di Ostetricia e Ginecologia, in forma anonima perché se dovesse avere un mittente verrebbe sottoposto a provvedimenti disciplinari. La sanità, oggi, è simile ad uno stato di polizia dove si deve ubbidire senza mai ricevere risposte, anche quando le vertenze e le legittime rivendicazioini vengono abbracciate e sostenute dai sindacati. Una forma silente di schiavismo nel mondo del lavoro dove la contropartita – il lavoro –  è più importante delle privazioni illegittime alle quali si viene sottoposti.

« Gent. mo Antonio, volevo illustrarle una situazione che il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Paolo Dettori sta vivendo in questi mesi. Personale medico dimezzato, fra malattie e congedi che a volte durano anni…sostituzioni di personalòe trasferito e mai rimpiazzato…i pochi medici in turno che sono costretti a dover vivere stabilmente in ospedale per garantire l’assistenza e le normali attività.

Vita privata? Oramai sembra una cartolina, parenti, amici, familiari, figli, passano tuitti in terzo piano.

I turni? Non esistono ormai da anni i turni mensili. I medici sono costretti a lavorare e organizzare la propria vita settimanalmente o, addirittura, giorno per giorno, non conoscendo quale sarà il prossimo turno. Il personale ostetrico infermieristico? Stessa cosa. Anche tra i paramedici, malattie, congedi, personale con la legge 104, orari bloccati, triple notti, salto di riposi. Nonostante l’azienda sia stata più volte sollecitata dal coordinatore infermieristico, non ha mai ricevuto risposte o soluzioni alternative per compensare le lacune. Questa lettera ha come scopo la segnalazione urgente di predetto disagio. Si parla tanto di sicurezza sul lavoro ma qui di sicurezza non ce n’è! Non ci sono posizioni, non ci sono “vinti”, e non ci sono nemmeno le scuse. Attendiamo le decisioni dell’ATS e ricordiamo che da tutelare ci sono i pazienti e la loro vita. Vivo in prima linea il disagio, sono una dipendente ».

Da aggiungere cosa resta? Nulla più di quanto già si conosce e che da anni stiamo denunciando. Una sanità che sta scollando quel po’ di adesivo che ancora c’era con l’utenza pubblica per scelte  derivate da questo assoggettamento della classe politica regionale ad un disegno antidemocratico e neo liberista, il peggiore che mai si potesse pensare per chi ha a che fare con il diritto alla salute di tutti. Politica inutile, non funzionale ai bisogni reali, mai pronta a smarcarsi dalla trappola dove è finita questa regione e l’intero paese.

Antonio Masoni

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