Tempio Pausania, Il Potere delle nostre convinzioni, di Sergio Todesco. Rubrica Ben Essere.

Tempio Pausania, 18 set. 2017-

IL POTERE DELLE NOSTRE CONVINZIONI

Siamo stati programmti con la credenza che le nostre cellule e i nostri organi sono fragili e vulnerabili, i corpi si deteriorano velocemente e sono soggetti a disarmonie, malattie e disfunzione genetica. Con queste convinzioni vengono sostenute le teorie mediche Pasteuriane (i virus e i batteri sono nemici), e si anticipano ansiosamente le probabilità di ammalarsi con la ricerca spasmodica di segnali nei nostri corpi ( noduli, indurimenti, scolorimenti, anomalie di qualsiasi genere) che ammoniscano sull’incombente destino di deperimento, obsolescenza.

Da qui alla cieca fede nella medicina il passo è molto breve: nascono i vaccini ed ogni altra sorta di siero a procrastinare le nostre paure di malattia e di morte. Diventiamo così tutti impotenti e vittime dei nostri destini dettati dalla nostra ereditarietà genetica. Ma i geni non contano niente, non controllano le nostre vite, come sostenuto dall’arte medica, e non siamo quindi vittime e impotenti. I geni sono solo programmi, progetti che comtengono le istruzioni per la costruzione delle proteine: un gene-una proteina.

I geni non controllano le quarantamila reazioni chimiche al secondo della cellula, non sono il cervello cellulare ma solo servi asserviti al sistema, non controllano la vita, anche se ne stabiliscono i caratteri somatici. Il vero cervello della cellula e’ la membrana cellulare che recepisce informazioni dall’ambiente esterno e manda segnali all’interno, nel citoplasma, per determinarne il comportamento e gli adeguamenti necessari.

È l’ambiente e i suoi segnali a controllare la vita! Questa è la bella notizia: non ereditiamo i nostri destini, non nasciamo imperfetti e perfettibili a partire dall’inoculazione di sieri e vaccini . Il nostro destino dipende dalle nostre convinzioni e le nostre credenze diventano l’innesco per ogni sorta di processo biochimico nei nostri corpi fisici ed energetici.

È ora di svegliarsi e riprendere nelle proprie menti il “potere del sapere”.

Buone riflessioni dal vostro amico Sergio.

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