Tempio Pausania, la Procura emette sei richieste per omicidio e disastro colposo e occultamento di documenti. Il 18 novembre a Monte Pino morirono 3 persone di Tempio mentre una donna di Priatu fu salvata per miracolo.

Tempio Pausania, 2 agosto 2014-

OLBIANOTIZIE

Omicidio colposo, disastro colposo e occultamento di documentiSei persone tra progettisti e tecnici della provincia di Olbia Tempio e di Sassari dovranno rispondere davanti ad un giudice per il crollo della strada, durante l’alluvione, a Monte Pino vicino a Olbia. Un crollo che quel tragico 18 novembre ha causato la morte dei coniugi Bruno Fiore e Sebastiana Brundu, di Tempio Pausania e della consuocera, Maria Loriga. I Pm Domenico Fiordalisi e Angelo Beccu hanno chiuso uno dei filoni di indagine sui tragici avvenimenti di quei giorni di novembre, iscrivendo nel registro degli indagati i progettisti Giuseppe Muzzetto e Antonio Zuddas, il dirigente dei servizi tecnici, Pasquale Russo e i geometri dell’ufficio manutenzioni della Provincia di Olbia Tempio, Francesco Prunas e Graziano Sini, oltre a Giuseppe Mela dirigente del settore viabilità della provincia di Sassari. Sotto la lente di ingrandimento della procura di Olbia Tempio ci sarebbe l’ipotesi del mancato collaudo della strada oltre alla totale mancanza di manutenzione.

La procura gallurese si è avvalsa di periti tecnici esterni che in questi mesi hanno effettuato tutti i rilievi per individuare cause e dinamiche del collasso stradale. I coniugi Bruno Fiore e Sebastiana Brundu, con la consuocera Maria Loriga stavano attraversando quel tratto stradale con la loro autovettura, un fuoristrada Land Rover Freelander, quando sono stati inghiottiti dall’asfalto e per loro non c’è stato nulla da fare. Sempre nella stessa circostanza un’altra autovettura, una 147 è stata inghiottita dalla voragine di Monte Pino e la conducente si è salvata per miracolo, grazie all’intervento di un sovrintendente di polizia del nucleo sommozzatori di Olbia. Marco Anselmi, si stava recando a Olbia e appena ha visto l’autovettura che lo precedeva precipitare nel fossato, non ha esitato a prendere la sua attrezzatura e a calarsi nella voragine per mettere in salvo la ragazza di Priatu,

Veronica Gelsomino. Si chiude così un altro filone di indagine che da ora darà spazio alla fase processuale e in molti si aspettano che la giustizia faccia chiarezza per individuare le responsabilità di ciò che è accaduto, se ci sono state.

 

Related Articles