Tempio Pausania, 24 aprile 2014-
Le tre inchieste giudiziarie sull’alluvione dello scorso novembre in Gallura sono a una svolta. Il procuratore capo di Tempio Pausania Domenico Fiordalisi ha avocato a sé le indagini condotte, fino a questo momento, dal pm Riccardo Rossi.
La decisione di Fiordalisi potrebbe essere motivata da differenze di vedute con il suo sostituto: a pochi giorni dalla scadenza dei sei mesi per le indagini preliminari, Rossi aveva infatti chiesto la proroga delle stesse al Gip, ma Fiordalisi avrebbe revocato la richiesta del PM e avocato, appunto, le indagini a se stesso. Rossi, inoltre, sarebbe in procinto di essere trasferito in un’altra Procura della Penisola.
La richiesta di proroga delle indagini contiene le tesi investigative del pm Rossi e una quarantina di nomi – un atto dovuto – di indagati fra politici, amministratori locali attuali e del passato, funzionari e tecnici. Documento, ora, revocato dal procuratore.
Il pm Rossi, che si trova in ferie, non ha smentito il provvedimento di avocazione, ma non ha inteso commentarlo. Ora, quelle tre inchieste che riguardavano i decessi causati dal passaggio del ciclone Cleopatra, dovrebbero essere inserite in un unico faldone contenente i passaggi più importanti della tragedia del novembre scorso, ora nelle mani del procuratore Fiordalisi.
