Tempio Pausania, quale futuro per la Sanità in Gallura. Tema fondamentale per il nostro territorio. Speriamo non sia tardi!

Tempio Pausania, 26 luglio 2014-

Promosso e organizzato dal PDCI locale e dalla Sinistra sarda l’incontro, svoltosi al palazzo Pes Villamarina, ha evidenziato molto calore e tanta partecipazione. Il tema è piuttosto importante, in gioco le sorti della sanità pubblica del territorio e il destino del nostro ospedale Paolo Dettori. Un primissimo dato emerge prepotente: Tempio non vuole perdere il suo ruolo e non ci sta ai sotterranei e mica troppo nascosti tentativi di scippo continui delle proprie istanze e delle numerose lacune che, volutamente, l’ASL Olbia sta manifestando nei confronti del nostro ospedale. Graduatorie falsate sui numeri, quelli che contano per qualsiasi azienda, stanno pian piano degradando l’ospedale locale ad un semplice Pronto Soccorso e a pochi altri servizi, nonostante dicevamo i numeri dicano altro e le eccellenze, parola che ricorre spesso quando si parla si Sanità, ci sono anche a Tempio. Lo ha ribadito Giorgio Chiarelli, delegato CGIL per l’ospedale, ridetto a gran voce Marcello Doneddu, esplicando con dovizia e accurata preparazione alcuni retroscena del Bambin Gesù, ex San Raffaele, e della Qatar Foundation, la poco filantropica macchina da soldi che ha preso in mano l’ex San Raffaele avendo necessità di aprire uno spiraglio in occidente non avendo una sua democrazia. Eppoi, mi chiedo e vi chiedo: avete mai sentito che un arabo faccia qualcosa senza averne un tornaconto? Si tratta di un investimento, di una azione imprenditoriale certo che potrà portare qualche goccia di benessere a Olbia ma resta un velo oscuro su tutta l’operazione che andrebbe spiegata nella sua integralità e non solo millantando posti di lavoro e eccellenze sanitarie.

Giò Martino Loddo, Pietro Moro, sindaci rispettivamente di Calangianus e Laerru, entrambi medici hanno definito in maniera chiara una nuova geografia sanitaria e non solo, alla quale hanno aderito sia l’intera Anglona, l’alta Gallura e adesso anche il Monte Acuto (Ozieri), tutti paesi alle prese con la futura ridistribuzione imminente della Sanità e delle ASL e tutti preoccupatissimi del ruolo marginale che finirà per avere sia l’ospedale di Tempio che quello di Ozieri, eccellenza di un passato ridotto da tempo alle sole emergenze e poco altro.

Tra i tanti interventi, degno di nota quello del Consigliere di minoranza del Comune di Tempio Pirinu, acuto osservatore delle criticità e promotore di iniziative a favore del nosocomio locale. Già detto di Pietro Moro, Loddo e Doneddu, merita una citazione Nicola Luciano, instancabile promotore di istanze per il suo territorio, lo stesso sindaco Frediani, che ora deve coagulare questa possibilità futura di un distretto, non solo sanitario, coi comuni dell’Anglona e del Monte Acuto oltre, come detto, dell’Alta Gallura.

Paolo Sanna, Presidente del Comitato Civico Essere Cittadini si è detto felice di questa possibilità che il territorio deve sposare affinché si abbia qualche chance da giocare in termini di contrattazione nella quale partiamo sfavoriti e praticamente perdenti.

I consiglieri Regionali invitati erano Augusto Cherchi, del partito dei Sardi e Fabrizio Anedda dei Comunisti Italiani, entrambi componenti della Commissione Sanità in Regione. Le garanzie del loro impegno ci stanno, hanno ascoltato e preso appunti, faranno le loro elaborazioni in sede di Commissione ma, per quanto ottimisti si possa essere, alla fine la mancanza di un nostro consigliere di Tempio si farà sentire eccome. Ecco, questo intendevo egregio Sindaco quando le scrissi che le elezioni regionali trascorse sarebbero state un boomerang. Mi auguro da tempiese che non si vada oltre questo imminente scippo e che l’avidità degli altri territori finisca per inghiottire questa che era, sino a qualche anno fa, l’oasi felice della Sardegna. 

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