Tempio Pausania, “Referendum? Si voti negli obitori. (Le balle di Renzi e Travaglio), di Paolo Barnard. Rubrica economica a cura di Antonello Loriga.

Tempio Pausania, 28 set. 2016-

fonte paolobarnard.info

Il prossimo referendum costituzionale è una pagliacciata per questo preciso motivo: si vota su una Costituzione e un Parlamento che sono morti, decomposti, e 4 metri sotto terra. Se vi dicessero la verità, i sostenitori (Renzi ecc.) e gli oppositori (Travaglio ecc.) il prossimo 4 dicembre dovrebbero mettere le urne negli obitori italiani. Almeno sarebbe onesto.

Ciò che continuate a non capire, ma proprio non c’è verso di ficcarvelo in testa cari Italians, anche dopo anni di miei appelli in Tv, è che i Renzi e i Travaglio, con stellati al seguito, vi fanno sempre la stessa cosa: vi spacciano come QUESTIONI DI VITA O DI MORTE delle pagliacciate del solito pollaio Italia in cui razzolano anche loro, ma loro però ci fanno carriere e fama.

Non vi indirizzano MAI verso le verità fondamentali del mondo politico che conta davvero. Ma siccome la metafora del pollaio l’ho già riproposta 7mila volte e non ci arrivate, provo con questa:

E’ come se voi foste schiavi negri di una grande piantagione nella Louisiana del XIX secolo. Gli schiavi nella baracca N.18 si agitano per apportare o meno dei miseri cambiamenti ai loro miseri giacigli. “Ci mettiamo più paglia? O No? Gli scoli delle feci li mettiamo all’esterno o rimangono dentro?”. E giù a litigare come pazzi come se sta roba gli cambiasse la vita. Davvero! Ma schiavi sono, e tali rimarranno anche dopo sta farsa, e i Padroni manco ci fanno caso a quelli della N.18.

Ora ficcatevelo in testa: ANDRETE A VOTARE PER UN PARLAMENTO CHE NON CONTA PIU’ UN CAZZO, detta come va detta, E PER UNA COSTITUZIONE CHE E’ IDEM, DI FRONTE INVECE AL REALE POTERE LEGISLATIVO E COSTITUZIONALE CHE STA IN UE, PUNTO.

Vado, con un senso di disperazione, a ri-elencare i fatti che mi danno tragicamente ragione:

1) La ‘di fatto’ Costituzione Europea, cioè il Trattato di Lisbona, ha sancito la supremazia della legge dell’UE sopra qualsiasi legislazione nazionale.

2) Il Parlamento di Roma non può più neppure decidere sulla legge di Bilancio, senza che prima Renzi non l’abbia spedita a Bruxelles dalla Commissione Europea, ed è lei che decide sul testo finale, non Roma. Questo lo decreta il Trattato Semestre Europeo.

3) Sempre secondo il Trattato di Lisbona, il Parlamento di Roma deve PRIMA DI TUTTO fare gli interessi della UE in Italia, e solo DOPO quelli nazionali. Lo decreta l’Art. 8c del TEU.

4) I nostri parlamentari hanno perso totalmente ogni discrezionalità di spesa e di tassazione, come un chirurgo che perda ospedale e bisturi, ed è accaduto quando la UE ci ha costretti a mettere il pareggio di bilancio in Costituzione, cosa impostaci dal notorio Fiscal Compact.

5) La Costituzione del 1948 è stata dichiarata di grado B rispetto alla legge europea dalla Corte Europea di Giustizia (parte del Trattato di Lisbona), la quale decreta esattamente: “Nell’opinione 1/91 della Corte Europea di Giustizia, i Trattati europei sono descritti come LA CARTA COSTITUZIONALE di una Comunità Legale, per il beneficio della quale i singoli Stati ora limitano i propri DIRITTI SOVRANI”.

Il risultato di quanto sopra, assolutamente incontestabile, è stato che ad oggi abbiamo:

26.560 leggi UE più vincolanti rispetto a quelle votate dal Parlamento di Roma.

4.112 accordi che vincolano cittadini e aziende italiani.

10.337 verdetti della Corte Europea di Giustizia che vincolano le leggi e Costituzioni nazionali.

44.838 standard della UE che sopprimono gli standard nazionali.

In totale, più di 80.000 leggi e regolamenti UE vincolanti su cui il voto dell’elettore italiano non conta nulla.

E nella defunta Costituzione italiana, almeno 35 anni di mutande calate dai sindacati, con l’arrivo poi dei Trattati UE vincolanti e sovranazionali, hanno direttamente reso carta straccia 17 articoli della nostra Carta del 1948, PRIMA DEL REFERENDUM DI ORA, e sono questi: 4, 11, 35, 36, 41, 42, 43, 47, 54, 87, 81, 90, 97, 98, 100, 134, 117.

Abbastanza? No, dico, se rileggete sopra e non siete dei cocomeri bocciati in prima elementare, vi rendete conto che tutta sta immensa fanfara nazionale sul referendum è davvero un’idiozia montata come sempre per distrarre gli Italians polli da ciò che veramente ci fanno i Signori delle Guerre UE, e per far le fortune di falsari come Renzi e Travagli o stellati assortiti.

Per non parlare di due ultime prese per il c… (finisce per deretano) che sono queste: 1) i risparmi millantati dalla riforma Renzi, sono due soldi bucati mentre la UE ci succhia 58 miliardi all’anno per le sue follie, e oltre 300 miliardi all’anno in ricchezza nazionale per la disoccupazione italiana dovuta alle Austerità e alla moneta unica; 2) il silenzio totale in Italia su un altro Tsunami di Bruxelles in arrivo, il Five Presidents Report, di cui magari ne parlo alla prossima.

Negli obitori fa freddo, andate a votare col cappotto, Italians.

Paolo Barnard

 

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