Tempio Pausania, riaperto il Centro Trasfusionale. La ASL:”Non era una nostra decisione la sua chiusura”. L’autoemoteca ha funzionato per soli 4 giorni-

Tempio Pausania, 8 gen. 2015-

In seguito al Decreto Legge n. 192, “Proroga di termini previsti per le disposizioni legislative”, la Asl di Olbia, in accordo con l’Assessorato Regionale alla Sanità, riprende l’attività all’interno dei locali del Centro Trasfusionale del Paolo Dettori. L’Azienda sanitaria precisa che la stessa non era mai stata sospesa ma, in via provvisoria ed eccezionale, era stata garantita, così come da disposizione regionale, a bordo dell’Autoemoteca.

Dal 01 gennaio nei locali del “Paolo Dettori”, in via temporanea, era stata sospesa la raccolta del sangue, che però nelle giornate del 2, 3, 5 e 7 gennaio (giornate di attività al Centro Trasfusionale) è stata comunque garantita a bordo dell’autoemoteca, mentre è proseguita senza alcuna interruzione la distribuzione delle sacche all’interno dei reparti mentre la lavorazione del sangue è stata garantita nella struttura di Olbia.

“Non si è trattato di una decisione assunta dalla Asl”, precisa il commissario della Asl di Olbia, Paolo Tecleme, “si è trattato di un atto obbligatorio a fronte di una disposizione regionale, i cui termini sono stati ora prorogati di sei mesi per effetto di un decreto legge che ci consente da domani di riprendere l’attività all’interno del Centro Trasfusionale”.

Sulla questione si erano palesate, da subito delle polemiche rilevanti, sia da parte della popolazione che della classe politica e sindacale. Sulla stampa sono apparsi diversi articoli inerenti la decisione. E’ di qualche giorno fa la richiesta promossa  tra tutte le forze politiche della città, con la presenza  del primo cittadino in qualità di Presidente del Distretto Sanitario, delle forze sindacali, di privati cittadini e di associazioni, all’indomani della riunione col Commissario Paolo Tecleme della ASL Olbia. Anche la soluzione di questa spinosa vicenda, sta a indicare il livello altissimo di guardia che continua ad esserci in città in vista del riassetto definitivo del Sistema Sanitario Sardo e delle decisioni concernenti anche il nostro ospedale.

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