Tempio Pausania, E’ una Sanità nel caos quella Sarda. Non bastassero le deficienze negli organici, mancano i presidi ovunque. Polemiche dell’opposizione in regione sugli strumenti per monitorare la glicemia.

Tempio Pausania, 8 feb. 2018-

Quando siamo all’inizio dell’anno, oltre ai conti da fare con i bilanci di previsione della spesa sanitaria, puntualmente si verificano casi di carenze mostruose di farmaci indispensabili e di strumenti necessari per il monitoraggio di alcune malattie croniche, come il diabete. Alle carenze e ai vuoti degli organici dei reparti sanitari (Olbia e Tempio che hanno digrignato i denti molto sovente in questi ultimi tempi, lamentando disagi profondi nelle turnazioni e nelle sostituzioni di personale in malattia), si aggiunge anche l’indisponibilità dei presidi che il SSN dispensa ai pazienti cronici.

Una nota dell’opposizione in Regione, attesta questa pericolosa mancanza e recita:

“I diabetici sardi non possono disporre degli apparecchi per il monitoraggio in continuo della glicemia– afferma il vice presidente del consiglio regionale Antonello Peru (FI) – Il diabete è la malattia cronica più diffusa in Sardegna con 100mila pazienti che devono ricorrere a cure ed assistenza permanente per tenere sotto controllo i valori”.

Nelle ultime settimane sono arrivate diverse segnalazioni degli ammalati sul diniego dei sensori utilizzati per  i continui checkup.

“I congegni utilizzati si differenziano per l’età adulta, con un monitoraggio glicemico continuo e una precisione altissima, e per i bambini, con controlli strumentali che consentono la misurazione costante del tasso glicemico senza la necessità di altri apparecchi. Per i bambini – continua il vice presidente Peru – tutte le Regioni della Penisola hanno deciso che l’apparecchiatura debba essere a carico del servizio sanitario nazionale”.

Al contrario in Sardegna, dove i disservizi regolarmente aumentano.

“Le forniture dei farmaci nei presidi sembrano poi legate  a logiche economiche finalizzate alla quadratura dei bilanci più che alla salvaguardia e alla tutela  della salute dei cittadini – conclude Peru – Si auspica che la Regione rimuova gli ostacoli che impediscono l’assegnazione dei dispositivi ai pazienti e agevoli così le cure agli ammalati glicemici, consentendo così un’assistenza con strumenti all’avanguardia per il controllo dei valori”.

A questa situazione che sembra assai complessa, risulta che il piano delle rete ospedaliera è al vaglio del Ministero dell’economia e delle finanze. Un esame che riguarda la copertura economica delle scelte derivate dal programma di riorganizzazione, con  una valutazione che dovrebbe richiedere il blocco sull’attuazione della riforma. I segnali non paiono positivi insomma.

Antonio Masoni

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