Tempio Pausania, Scene da un matrimonio. La sfilata degli abiti di Cinzia Arras, nostrana e talentuosa creatrice di abiti da sogno.

Tempio Pausania, 16 luglio 2014-
Scene da un matrimonio è stato un evento atteso e seguito come merita un grande evento, una passerella di bellezze, sia nel senso delle modelle che degli abiti indossati. Una cornice fantastica, un diamante lo scenario di San Pietro che sembrava un gigante di pietra arricchito da luci intriganti e ben distribuite sulle sue pareti. Magico, direi, sentirsi immersi in un’atmosfera alla quale è mancata forse la fluidità, vuoi per la lunghezza e vuoi per qualche intoppo. Era giusto, a mio avviso, dare il tempo necessario al cambio degli abiti. Non è che si tratti di “pret a porter”, entri cambi e sei in scena. Occorre tempo e precisione nei minimi dettagli. Qualcosa da ridire sulla formula per occupare questi tempi che altrimenti sarebbero stati pesanti o, come si dice, morti. Noiose le lettere e le letture, estenuante il Notre Dame de Paris, nella sua proposizione Cocciantiana, di una compagnia gallurese, con attori e cantanti deboli e poco coinvolgenti. Non sono e non mi atteggio a critico ma interpreto solo il disappunto del post evento, palesato non solo dal sottoscritto ma anche da molte persone. Sono tra quelli per intenderci, che è andato via prima che finisse lo spettacolo, perché non finiva più! Mi permetto solo di dare un suggerimento all’amico Achenza che sa bene che ho grande stima di lui e delle sue capacità non comuni ma penso che la formula, qualora debba essere ripetuta, vada alleggerita puntando magari sull’essenzialità degli abiti in passerella e su qualche fuori programma a tema o comunque non per forza dando luogo alle tempiesità a tutti i costi, con uscite dialettali che fanno sorridere ma impoveriscono lo scenario e il contesto ch’era tutt’altro.
Brava la ragazzina decenne, ma a quell’età si deve anche stare attenti a cantare con quella forza. Le corde vocali sono in crescita e si rischia grosso (avviso anche per i genitori). Qualsiasi maestra di canto lo direbbe. Avevamo cantanti in loco con la voce splendida e matura di pari livello. Insomma luci e qualche ombra, sempre per mio conto. Chiudo con le immagini e con sinceri complimenti a Cinzia Arras. I suoi abiti sono veramente belli, un invito a restare in città anche per quello, cioè per l’acquisto dell’abito da sposa o da cerimonia, che è e resta il sogno di tante donne. Brava Cinzia!

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