Tempio Pausania, scrive Vanni Bionda consigliere di maggioranza e componente della Commissione Sanità del Comune. Ricordate che oggi alle 17,00 c’è l’incontro con la Commissione Sanità. Partecipate!

Tempio Pausania, 8 nov. 2014-

Vanni Bionda
Vanni Bionda

Il mio modesto pensiero sulla sanità in Gallura.Continuano in consiglio Regionale i lavori sulla riforma della sanità, con il riordino delle ASL e della rete ospedaliera. In questo confuso riordino si parla di classificare l’ospedale di Tempio in ospedale di comunità, così definito come presidio di raccordo funzionale tra l’ospedale per acuti e i servizi territoriali dove saranno garantiti i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) . L’ospedale di comunità o territoriale, è di fatto una struttura protetta dove collocare dopo le dimissioni ospedaliere i malati più fragili, come gli anziani ed i pazienti cronici, che non possono essere mandati a casa perché bisognosi di ulteriori cure..Tempio non può essere la vittima sacrificale della Giunta Pigliaru e noi come commissione abbiamo dato ampio mandato al Sindaco a difendere la salute prima della politica, chiedendo la convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema Sanità. Ancora di più stupisce che la decisione venga dalla sinistra, quella stessa sinistra che nel 2007, con l’allora assessore alla Sanità Dirindin (giunta SORU) aveva classificato l’ospedale di Tempio come DEA di 1° livello . Il piano sanitario regionale prevede un DEA ogni 150.000 abitanti, altri ospedali in diverse Regioni italiane hanno ottenuto una Deroga per via della morfologia del territorio e per la loro specificità montana. Non attribuire il DEA o una Deroga per queste caratteristiche, sarebbe di fatto, il primo passo verso la chiusura del nostro ospedale. Dobbiamo essere consapevoli perché indietro non si torna, senza la classificazione di DEA o Deroga i reparti migreranno verso Olbia, l’Alta Gallura avrà solo ambulatori, probabilmente servizi di Analisi e Chirurgia in Day-Surgery : sarà un micro ospedale. Chiediamo che i nostri rappresentanti istituzionali, dal Sindaco, quale presidente del distretto, e i Sindaci del territorio difendano il diritto alla salute dei tempiesi e dei galluresi e chiediamo pure che nelle trattative istituzionali future sia presente il presidente della commissione sanità Marcello Doneddu. La riforma sulla sanità deve essere discussa nei territori , la Regione deve avere il coraggio di dirci che cosa vuole fare e il centro-sinistra quello di rimangiarsi le battaglie idiologiche degli ultimi anni. Questa grave decisione rischia solo di alimentare una “Guerra tra Poveri” con altri territori per avere, dopo la riforma, servizi inadeguati alle esigenze dei cittadini. La Gallura deve essere compatta a dire no a questa riforma e deve dire si al mantenimento e al potenziamento delle strutture esistenti, consapevoli che si deve risparmiare sugli Sprechi e non sui Servizi. Vanni Bionda

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