Tempio Pausania, Si vendono l’elisoccorso come un successo, sui servizi ospedalieri invece?

Tempio Pausania, 19 lug. 2019-

Fui anche attaccato per aver osato dire che la sanità in Sardegna non doveva essere tutta un 118. Penso ora che quel che scrissi allora sia diventata  realtà.  Il senso lo capirono tutti o quasi, e certo non volevano mettere in discussione l’operatività, le capacità e l’efficienza delle emergenze ma anticipavano l’odore forte che si stava diffondendo, ossia che in Sardegna ci si dovesse basare sulle emergenze e poco oltre. Bene, oggi questo è diventata prova. L’elisoccorso, servizio peraltro che è sempre esistito ad uso e consumo delle sole emergenze, viene sbandierato dalla Giunta regionale e dal suo assessore come l’apice di una riforma ospedaliera che ha lasciato invero solo servizi distrutti, carenza mostruose di personale, viaggi continui della speranza per avere assistenza, medici che vanno via per impossibilità ad operare presso l’ospedale di appartenenza. Tutte situazioni paradossali, anche queste ampiamente documentate, nei quali ai pazienti viene chiesto di portarsi persino farmaci, cerotti e garze da casa. Al danno, la beffa. La sanità regionale in Sardegna ha lasciato solo macerie e nemmeno un minimo respiro di speranza per alleviarne la tragicità. Sarà colpa del governo regionale se ancora, dopo qualche tempo dall’entrata in vigore della legge sul riordino della rete ospedaliera, a Tempio, La Maddalena, e persino ad Olbia, non giungono altro che voci di dissonanza sui proclami dell’assessore, di Pigliaru e del Direttore ATS Fulvio Moirano? 

Che domande! Certo che no! Le colpe sono tutte nostre, assessore Arru, che non abbiamo avuto mai la capacità di comprendere al meglio la sua modernissima riforma. Siamo gente stupida che, pensi un po’, non ci siamo accorti né nel breve, né nel medio termine, che la riforma da lei voluta e caldeggiata, è veramente una grande riforma. Accontenta soprattutto la popolazione della sua isola e tutti gli operatori sanitari che vi ruotano attorno. Ne avessi sentito uno, dico UNO, in questi anni che mi abbia riferito una minima parola positiva o di sostegno a questo sfascio, le avrei anche dato tempo e ragione. Non è successo, anzi, sono stati tanti quelli che mi hanno fornito indicazioni per capire meglio quanto stava accadendo o per accadere da lì a poco. E di cose ne sono successe, hai voglia! Non riassumo nulla perché, cari esponenti dell’assessorato, Presidente e Direttore, qui a Tempio tutti sanno che da tempo al Paolo Dettori l’ospedale è diventato una mezza scatola vuota. Potrei usare la parola mezza piena ma sarebbe come il giochetto del bicchiere e preferisco usare “vuota” perché qui il vuoto è la parola che stiamo adoperando di più per esprimere quanto sta succedendo.

Però, è partito l’elisoccorso. Per carità, un traguardo importante, sapere che a Olbia e anche ad Alghero (per parlare delle basi più vicine), abbiamo il mezzo che interviene in tempi rapidi a sbrogliare una situazione d’emergenza, ci fa stare tranquilli. Siamo sicuri che fosse questa la grande riforma? Depauperare i presidi ospedalieri della Gallura e non solo e creare quella moderna sanità che lei ha sempre accreditato come un modello? E glielo dice lei assessore alle migliaia di cittadini che vagano alla ricerca di un servizio che prima avevano a Tempio e che oggi è un fantasma? Ma che bello! Vedere un elicottero che sorvola Tempio per trasportare qualcuno altrove per un intervento che a Tempio prima era possibile! Vuoi mettere l’emozione del E.R. , dei Medici in Prima Linea!

Lei ha sempre avuto un debole per il modello americano, lo disse anche a Tempio quando venne a sostenere il suo partito per una tornata elettorale. Le cose, però, mi creda sono assai diverse e qui non siamo abbastanza pronti a suffragare quel modello sanitario. Se avevamo un problema cardiaco, prima andavamo in cardiologia a Tempio, se c’era da fare un intervento la Chirurgia rispondeva puntualmente alle richieste, e così vale per tutti gli altri servizi compreso il P.S. che ogni giorno vede transitare 50/100 persone, la maggior parte costrette, secondo la gravità del problema, a correre a Olbia o da altre parti, a Tempio certi interventi non si possono più fare. Bene! E cosa ci sarebbe da gioire del fatto che lei e la sua Giunta avete dal 1 luglio introdotto il servizio dell’elisoccorso? Lo ammetto, sono uno stupido che non ha capito nulla e mi scuso anche con chi mi oppone ragionamenti differenti e molto più adeguati a questa ennesima riflessione sulla sanità a Tempio. 

Per chiudere, vorrei solo ricordare che la sala operatoria viene usata dalla Chirurgia per una sola seduta alla settimana (prima erano 2 e 3) o più secondo le emergenze. Stessa cosa per l’Otorino che opera una sola giornata la settimana. L’Ortopedia viaggia al meglio mentre l’Ostetricia e Ginecologia sono ancora in stand-by pur avendo il numero sufficiente di figure sanitarie in organico, La mancanza della Rianimazione è il punto cruciale per un’attività continuativa e “in loco”.

I dati, inevitabilmente, sono in netto calo e le aspettative, seguendo il metodo ragionieristico così disdicevole nella sanità, come dappertutto quando si tratta di stato sociale, porteranno entro poco tempo a rivedere anche la sussistenza di questi reparti. Di vaghe promesse penso si sia abbondantemente abusato e nessuno ci crede più. Cosa ci resta? Ah, già, lo scordavo.

Abbiamo l’elisoccorso!

Antonio Masoni

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