Tempio Pausania, Sui fuochi di San Giovanni, “Non rispondo alle accuse gratuite, né alla insolenza”.

Tempio Pausania, 26 giu. 2017-

Chissà perché, proprio nel quartiere dove vivo, si è aperta una accesa discussione sempre e solo sul sottoscritto, colpevole a loro dire, di essere prevenuto, addirittura boicottare o peggio parlare solo male del quartiere di San Giuseppe. 

Cari lettori del quartiere, è ora che la smettiate di offendere gratuitamente e di sviscerare il vostro livore contro il sottoscritto. Né in passato, né adesso e, posso assicurarvi, nemmeno in futuro, ho  avuto né mai avrò scarsa considerazione per il lavoro che come comitato portate avanti da anni. L’articolo incriminato, stavolta, è quello relativo ai fuochi da voi organizzati. Fermo restando che nemmeno una parola negativa è stata usata contro di voi, e basta leggere con attenzione per capirlo, ma vi è di più. Quella pubblicata è una lettera nemmeno sfiorata da una qualsiasi correzione, come è nel costume del mio modo di fare comunicazione. E’ stata inviata da un lettore che risiede nel quartiere e, guarda caso, è anche uno di quelli che più di tutti tiene al luogo, sempre pronto e attento a segnalare una qualunque problematica per mettere in luce, semmai, la scarsa attenzione della amministrazione verso questo quartiere e in generale verso le periferie. Sono frutto di sue segnalazioni le precedenti storture che, a parte un ricordo su fusti di olio usato che erano stati lasciati accanto alla chiesa o di altri resti dovuti a precedenti festeggiamenti, mai ha detto o scritto nulla contro il Comitato della Festa di settembre. 

Leggete prima di sbroccare su facebook e senza avere la più pallida idea di quanto io possa tenere al quartiere, sicuramente almeno quanto voi altri.

La lettera cita testualmente: 

“…..non riusciamo a capire come si possa organizzare una cosa del genere senza che ci sia il minimo controllo da parte della autorità competenti, sia questa polizia, carabinieri o polizia locale. Sta di fatto che fino alle ore 04 circa, era letteralmente impossibile riposare, urla, schiamazzi, grida e non solo, visto che si beveva, anche pisciate e vomito in tutte le parti un po’ riservate, compresa la nostra strada.
Visto che il comune autorizza questo tipo di “manifestazioni”, non potrebbe anche provvedere al controllo da parte di chi preposto al controllo dell’ordine pubblico?? Non è mai possibile che ogni volta che quì in piazza ci sia una “festa” poi noi residenti dobbiamo patire le conseguenze….(prosegue).
Ora, o sapete leggere e quindi non dovrei aggiungere altro o sono io il vostro bersaglio, colpevole sempre a vostro dire, di prendermela col comitato. Ho sempre avuto pacere di interloquire con qualcuno di voi,  esiste ancora rispetto e dialogo, non faccio nomi ma gli interessati sanno che parlo di loro. Non mi pare che esista questa rabbia da parte di questi, come invece esiste da parte di qualcuno/a che non vede l’ora di spingere sull’acceleratore e imbrattare la mia persona. 
Qualora le persone che amano sputtanare su facebook, intendano ancora proseguire su questa strada, agirò secondo i criteri legali a mia disposizione per preservare la mia onestà intellettuale e la mia assoluta correttezza. Se a qualcuno è venuto in mente che non esista un mittente di quella lettera, invito a rivolgersi a me privatamente e così, autorizzato dallo stesso, farò il nome. E che la smettano di pensare a chi di questo quartiere si preoccupa, come di un altro qualunque di questa città.
La diffamazione è reato e ora mi sono stancato di questa gratuità offensiva e senza un minimo appiglio con questo  presunto “odio” che avrei verso quartiere e Comitato. Personalmente non ho risposto, né mai lo farò, alle insolenze né alle accuse che giudico gratuite e plateali, da facebook proprio.
Antonio Masoni

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