Transumanze politiche, non esistono principi né identità.

L'attuale scenario politico nazionale ci aveva abituati alle paccottiglie di ogni genere. Mancavano le realtà locali.

Le transumanze politiche sono operazioni che spostano persone e non pecore verso pascoli politici migliori, forse più verdi e ricchi. La realtà nazionale, che non si bea di liste civiche ma di accozzaglie becere dove è normale vedere i vecchi leader storici rivoltarsi nelle loro tombe, ci ha abituati a dinamiche e convivenze legate ad interessi elettoralistici. Quel che mancava all’appello era la realtà locale, in cui le liste seppur civiche e senza patriarcati, possono anche far germogliare trasversalità tra identità separate alla nascita. C’era un precedente nella passata elezione amministrativa.

Ma anche stavolta, siamo smentiti ed ecco che dal cilindro delle prossime amministrative, esce fuori la prima sorpresa. Una consigliera in minoranza, che combatte da anni l’attuale aggregato di centro destra, sposa in toto “il bene della città. Almeno, così sostiene nella sua dichiarazione alla stampa.

Monica Liguori

Monica Liguori avvocato, esponente della coalizione di minoranza Tempio Libera e Democratica, si sposta sulla lista Gianni Addis, una delle prossime candidate alla guida della città. Sicuramente stufa della creatura amorfa che è il centro sinistra a Tempio, transuma verso l’accogliente lido dei forti, sulla carta, i papabili a guidare Tempio per i prossimi 5 anni. 

Nulla da eccepire su operazioni politiche di campo, su scelte che si prefiggerebbero  il bene comune. Qualcosa invece sulla scelta ideologica, perbacco, ci sta. Non appare una discesa facile quella dell’avvocato, le cui mosse, da qualche tempo si intuiva pendessero già verso l’altra sponda, quella che deliberava e decideva. Con altrettanta certezza, se ne sono intuite veemenza e sicumera nelle risposte durante i consigli comunali su Rinaggju. La sua difesa ad oltranza sulla questione, era del tutto di parte.

Nessun dubbio sulla scelta, sua e dei componenti la minoranza, sull’avallo del voto a favore. Addirittura, in alcuni frangenti, appariva una della giunta.

Le transumanze in politica di solito non pagano

Se fosse stata una indipendente, in contrasto col suo partito, la sua scelta di aderire al progetto Addis, non avrebbe suscitato clamore. Ma, dopo quasi 5 anni di opposizione nei quali la Liguori appariva anche la più determinata a combattere la giunta Biancareddu, questa sua decisione pone qualche interrogativo. In primo luogo il suo elettorato che la scelse perché di sicuro orientamento CSX, mentre oggi la dovrebbe votare per l’altra direzione ideologica di CDX. In seconda istanza, chi è di orientamento sinistrorso, mal accetta la compatibilità con chi sposa l’altra faccia dell’ideologia  politica, di solito affaristica e legata al capitale.

Stranezze, che qualche intellettuale radical chic si affannerà a giustificare ma che hanno insite più di un dubbio come anche delle semplici riflessioni.

Il “qui prodest”, da tempo è una espressione che ha perso valore, ma in una discesa in campo del genere, si celano le insidie di una possibile debacle elettorale che già si vide in una precedente transumanza politica tra la giunta Frediani e e quella Biancareddu. Se la Liguori ha fatto questa scelta, avrà considerato anche questo.

Auguri!

Related Articles